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Martedì 07 DICEMBRE 2021
Endometriosi. Cuccu: “Legge sarda da 7 anni inapplicata”. La replica di Nieddu a Quotidiano Sanità
In un'interrogazione all'assessore, Cuccu chiede “cosa abbia impedito la costituzione della Commissione sull’endometriosi” e se siano stati “almeno individuati i Centri regionali di riferimento”. Nieddu anticipa al nostro giornale i chiarimenti richiesti: “La pandemia ha avuto un peso determinante, condizionando tempi e scelte. Avevamo avviato le interlocuzioni con le associazioni, è nostro obiettivo ora rinnovare la spinta al lavoro che abbiamo iniziato”
La Sardegna è stata tra le prime regioni italiane a dotarsi, nel dicembre 2014, di una legge per prevenire, trattare e riconoscere l’endometriosi quale patologia cronica e rilevante dello stato di salute delle donne, tanto da pensare di legiferare l’opportunità di provvedimenti finalizzati anche all'esenzione delle pazienti dalla partecipazione al costo per prestazioni fornite dal servizio sanitario regionale. Questa legge regionale, entrata in vigore con la pubblicazione nel Buras, non ha però trovato ad oggi ancora applicazione.
A sollevare il problema - con una interrogazione all’assessore regionale alla Sanità, Mario Nieddu - che coinvolge le tante donne residenti nell’isola che soffrono di questa importante e dolorosa patologia, e che nel 30-40% dei casi può causare anche infertilità, è la Segretaria della commissione Salute e Politiche sociali Carla Cuccu (Misto), che riferisce al nostro giornale: “Non è accettabile che, benché ci sia una disposizione normativa, da 7 anni questa sia rimasta inattuata per non ben precisati motivi. Parliamo di una malattia cronica invalidante molto diffusa nella nostra regione. La legge del 2014 avrebbe dovuto dare risposte alle tantissime donne, spesso molto giovani, che sono costrette ad andare fuori dall'Isola per cercare cure appropriate e che non di rado neanche sanno che anche in Sardegna esistono centri che trattano l'endometriosi”.
“In 7 anni – sottolinea la consigliera - non si è neanche proceduto alla nomina dei componenti della Commissione regionale sull'Endometriosi, espressamente prevista dalla legge e cui sono affidati compiti chiave, a partire dalla predisposizione delle linee guida per il percorso diagnostico-terapeutico-multidisciplinare per le pazienti. All'assessore Mario Nieddu, chiedo pertanto cosa abbia finora impedito la costituzione della Commissione e se, come indicato dalla legge, siano stati almeno individuati i Centri regionali di riferimento per la diagnosi e la cura dell’endometriosi”.
“Più volte ho sollevato interventi sul delicato tema – conclude Cuccu - per richiamare la politica ad un maggiore attenzione verso una malattia che ha una forte rilevanza sociale anche in Sardegna. Lo stesso Consiglio regionale, lo scorso marzo, nella giornata mondiale dell'endometriosi, ha dimenticato di aderire al semplice segno solidale di illuminare in giallo la facciata del palazzo di via Roma. Dalla Giunta e dall'assessore Nieddu mi aspetto maggiore sensibilità ed una risposta pronta e decisa: prima che a me, alle tantissime donne che convivono con questa invalidante malattia”.
Quotidiano Sanità, approfondendo sull’importante problematica in essere, ha sentito direttamente l’assessore regionale alla Sanità, Mario Nieddu, che ci ha spiegato: “L'emergenza Covid ha caratterizzato circa i due terzi del nostro mandato in questa legislatura. La pandemia ha avuto un peso determinante, condizionando tempi e scelte. Questo ha comportato, a tutti i livelli, dal Governo alle Regioni, che la maggior parte degli sforzi siano stati improntati a preparare il sistema sanitario a rispondere a quello che a tutti gli effetti è stato e continua a essere un fatto epocale. Certo, al di là delle necessità dettate dal Covid siamo riusciti a fare comunque passi importanti in diverse direzioni su temi molto delicati, come la ripresa dei lavori della Commissione per la SLA o della Consulta per la diabetologia. Abbiamo bandito i concorsi e scritto il nuovo piano per la medicina territoriale e il piano delle politiche sociali che mancava alla Sardegna da sedici anni. Questo sempre incalzati dal virus”.
“D'altra parte – sottolinea l’assessore - la pandemia ha sicuramente inciso sui tempi d'attuazione della riforma che, a breve, finalmente, riporterà la governance sanitaria sui territori. Oggi la situazione, anche grazie ai vaccini, è migliorata e un ritorno a una nuova normalità non è più un'utopia, anche se l'emergenza non è finita e il Covid ci ha sicuramente abituato alle sorprese. Abbiamo molti temi in agenda a cui vogliamo dare un un nuovo impulso e tra questi c'è sicuramente il nodo dell'assistenza in Sardegna delle donne affette da endometriosi. Non sappiamo per quali ragioni la legge regionale, dopo la sua approvazione, sia rimasta al palo nei cinque anni che hanno preceduto l'inizio del nostro mandato”.
“Negli ultimi tempi – evidenzia concludendo Nieddu -, prima che deflagrasse l'emergenza pandemica, avevamo avviato le interlocuzioni con le associazioni che si occupano di questa problematica. Ora il nostro obiettivo è quello di rinnovare la spinta al lavoro che abbiamo iniziato a partire dall'istituzione della commissione regionale ad hoc. È fondamentale che tutte le donne che soffrono a causa di questa patologia cronica trovino sul nostro territorio tutte le risposte di cui hanno bisogno, in termini di cure e assistenza”.
Elisabetta Caredda
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