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Lunedì 06 DICEMBRE 2021
Chi ha una disabilità in Europa ha un maggiore rischio (29% vs 19%) di diventare povero. In Italia la percentuale è del 29,5%

I dati li ha elaborati Eurostat sottolineando che in ogni Stato membro dell'UE, le persone con disabilità sono esposte a un rischio più elevato di povertà o esclusione sociale rispetto a chi non ha limitazioni. I Paesi più a rischio sono Bulgaria (52,3%), Estonia (40,4%), Lettonia (39,3%), Lituania (38,7%) e Croazia (38,2%).

Nel 2020, circa il 29,0% della popolazione dell'UE di età pari o superiore a 16 anni con disabilità (basata sul concetto di limitazione dell'attività globale) era a rischio di povertà o esclusione sociale, rispetto al 19,0% di coloro che non avevano alcuna limitazione di attività.
 
In ogni Stato membro dell'UE, le persone con disabilità erano esposte a un rischio più elevato di povertà o esclusione sociale. L'entità di questo aumento del rischio differiva tra gli Stati membri.
 
Nel 2020, gli Stati membri che hanno registrato la più alta percentuale di persone con disabilità a rischio di povertà o esclusione sociale sono stati: Bulgaria (52,3%), Estonia (40,4%), Lettonia (39,3%), Lituania (38,7%) e Croazia (38,2%).
 
Al contrario, la percentuale più bassa di persone con disabilità a rischio è stata registrata in Slovacchia (20,3%), Danimarca (21,8%), Finlandia e Austria (entrambe 22,3%) e Repubblica Ceca (23,4%).
 
L’Italia (dati riferiti al 2019) si pone leggermente sopra la media europea con il 29,5% delle persone con disabilità a rischio di povertà o esclusione sociale.
 

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