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Giovedì 18 NOVEMBRE 2021
Covid. Incidenza settimanale supera quota 100. I reparti sono sempre più pieni e il Friuli Venezia Giulia rischia la zona gialla
Secondo gli ultimi dati Agenas sull’occupazione dei posti letto il Friuli Venezia Giulia rischia di passare in zona gialla da lunedì. Ma preoccupa l’incidenza nella Pa di Bolzano dove si è superata quota 400. Domani le decisioni finali della Cabina di regia e del Ministro Speranza.
L’incidenza settimanale da Covid è destinata a superare quota 100 casi per 100 mila abitanti. Gli ospedali sono sempre più pieni di pazienti e il Friuli Venezia Giulia stando agli ultimi dati Agenas di oggi supera contemporaneamente le soglie di occupazione dei letti (15% per area medica e 10% terapia intensiva) che fanno scattare la zona gialla. La decisione finale si avrà domani con i dati ufficiali della Cabina di regia Iss-Ministero. Ma come già accaduto in passato potrebbero esserci sorprese perché in alcuni territorio il virus sta galoppando ad un ritmo vertiginoso.
In primis la Pa di Bolzano dove l’incidenza settimanale ha superato la soglia dei 400 casi per 100 mila abitanti. A seguire c’è il Friuli Venezia Giulia che si avvicina alla soglia dei 300. Ma il virus si sta diffondendo in tutta la Penisola con altre 7 regioni che hanno superato quota 100: la Valle d’Aosta con 173, il Veneto con 165, il Lazio con 112, le Marche con 112, l’Emilia Romagna con 111, la Pa di Trento con 103 e la Campania con 100. Da segnare anche la Liguria a 99, l’Abruzzo a quota 96 e anche la Lombardia è in salita a 88.
Guardando all’occupazione dei letti la situazione più critica è in Friuli Venezia Giulia che ha il 15% di letti occupati in area medica e il 13% in terapia intensiva, dati che andranno guardati al millesimo perché il rischio di aver superato la soglia per il passaggio in giallo è concreto. A seguire Bolzano con il 9% di TI e il 13% di AM. Non bene anche la Calabria con il 13% in Area medica e il 6% delle intensive occupate da malati Covid. Da tenere d’occhio anche il Lazio, le Marche e l’Umbria che sono vicine alla soglia per le intensive.
L.F.
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