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Venerdì 28 LUGLIO 2017
Mangiacavalli (Ipasvi): “Un atto di civiltà e di vera tutela della salute pubblica”
“La conversione in legge del decreto vaccini appena votata alla Camera, rappresenta prima di tutto un atto di civiltà verso la salute pubblica”. Questo il commento a caldo di Barbara Mangiacavalli, presidente della Federazione nazionale Ipasvi che rappresenta gli oltre 447mila infermieri che operano in Italia, all’approvazione definitiva da parte della Camera del decreto vaccini che ora è legge.
“La Federazione Ipasvi – prosegue - ha già più volte affermato che il primo nemico da sconfiggere in questi casi è l’ignoranza e la scienza, la clinica e le evidenze devono guidare la nostra azione quotidiana, oltre naturalmente al buon senso di capire che di fronte alla tutela della salute non si possono e non si devono fare scelte personali che mettono a rischio i pazienti contro ogni evidenza scientifica”.
Secondo la presidente Ipasvi, gli infermieri si sentono in prima linea in questo, perché l’assistito ha bisogno di capire ed è qui che l'infermiere interviene comunicando con lui e colmando eventuali lacune, rispondendo ai suoi dubbi, soddisfacendo la sua insicurezza anche sociale. “In questo senso – aggiunge - ci dispiace non vi sia menzione alla nostra opera nel decreto, ma non per questo ci tireremo indietro: i pazienti sono con noi h24 e nei momenti delle visite domiciliari, ma non solo, il contatto è con tutta la famiglia con tempi più prolungati e uno scambio sicuramente più proattivo rispetto ad altre professioni”.
Ed è ufficiale e di poche settimane fa la posizione unanime del Consiglio nazionale della Federazione Ipasvi, di tutti cioè i 103 presidenti dei Collegi provinciali che hanno riconosciuto la necessità delle campagne vaccinali e si sono detti pronti a contribuire in modo diretto attraverso i nostri professionisti all’informazione e all’educazione alla salute che deve essere la base di una nuova cultura della popolazione, in linea con la comunità scientifica nazionale internazionale che riconosce alle vaccinazioni un ruolo essenziale a livello di prevenzione e di lotta alle principali malattie diffusive.
“La Federazione nazionale dei Collegi Ipasvi – si legge nel documento di posizionamento degli infermieri -, firmataria anche della Carta di Pisa sulle vaccinazioni negli operatori sanitari per riconoscere il valore della vaccinazione soprattutto tra i professionisti, ha chiaramente sottolineato la necessità che il suo ruolo, per ottenere i migliori risultati, tenda in termini di empowerment dei pazienti, a comunicare in modo intenzionale con l’assistito e agevolare così la scelta vaccinale”.
“Riconfermiamo - conclude Mangiacavalli – la nostra massima collaborazione in termini di attività professionale e progettuale alle istituzioni preposte alla programmazione e ad assicurare agli assistiti e alla comunità scientifica la presenza attiva degli infermieri e assistenti sanitari, come sempre finora dimostrato nonostante le pesanti carenze di organici, per garantire di fa fronte ai bisogni dei pazienti”.
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