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Mercoledì 03 MAGGIO 2017
Marino (Ap): "Governo ripensi al tetto eccessivo per le società di capitali. Parafarmacie vengano trasportate nel sistema farmacie"

"I farmaci di fascia C non sono prodotti assimilabili alle confezioni di prosciutto o ai flaconi di detersivo e non a caso la Corte costituzionale e la Corte di giustizia europea hanno riconosciuto la valenza sociale delle farmacie; hanno riconosciuto che le farmacie assicurano al cittadino un agevole e sicuro accesso al farmaco, presidio di certezza e di credibilità. Non è un caso se nel mondo i farmaci di fascia C sono venduti esclusivamente nelle farmacie. Credo che esista un solo Paese che li venda anche al di fuori delle farmacie". Così Luigi Marino (Ap), relatore del ddl concorrenza, è intervenuto questa mattina in Aula sul provvedimento prima che il Governo ponesse la questione di fiducia sul maxiemendamento.

"Senza snaturare il sistema, se si vuole una riduzione del prezzo dei farmaci con ricetta non mutuabili occorre agire su due leve, proprio come abbiamo fatto noi in questo disegno di legge: sulla pluralità delle forme societarie (abbiamo, infatti, introdotto le società di capitali accanto alle altre storiche forme di proprietà delle farmacie) e sul numero delle farmacie. Nel 2015 in Italia erano presenti 18.200 farmacie, alle quali se ne stanno aggiungendo, con tanto ritardo, altre 2.500: sono molte o sono poche per la concorrenza? Ebbene, in Italia vi è una farmacia ogni 2.900 abitanti; la media europea è di una ogni 4.300 abitanti e in Inghilterra e Germania hanno un rapporto di uno a 4.000 abitanti", ha sottolineato il relatore.

"Certo, c'è il problema del patent linkage. Sono d'accordo che per agire sul prezzo dei farmaci occorrerà agire anche su questo aspetto, cioè sulla copertura brevettuale del prodotto originario di riferimento. Deve essere risolto il problema delle parafarmacie. Lasciarle così come sono è un errore; esse rappresentano un'anomalia tutta italiana, che ha provocato delusioni e fallimenti e pochissimi successi e che certamente non si risolverà anche se dovessimo portare i farmaci di fascia C in tali esercizi; si risolverà solo - e questa è la mia personale opinione - trasportando le parafarmacie, quelle di proprietà di un farmacista non possessore di altre farmacie, all'interno del sistema delle farmacie italiane, ha aggiunto.
 
"Per concludere il capitolo sulle farmacie, ritengo che il Governo debba ripensare al tetto eccessivo del 20 per cento, come hanno ricordato i senatori Mandelli e D'Ambrosio Lettieri, così come si dovrà prevedere una forma di compensazione a favore degli enti di previdenza dei farmacisti", ha concluso Marino.

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