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Lunedì 05 DICEMBRE 2016
Pomo (Sisac): “Documento frutto del confronto con sindacati. Ora obiettivo riaprire Tavolo unico di trattativa dopo le feste”

Il coordinatore della Sisac Vincenzo Pomo traccia in sintesi a Quotidiano Sanità alcune novità della nuova bozza di convenzione per la medicina generale. E poi il futuro: “Prima della pausa natalizia incontreremo i Sindacati. Obiettivo è riaprtire con Tavolo unico di trattativa dopo le feste”.
 
Dottor Pomo, quali sono le novità principali della nuova bozza?
Le novità sono poche ma rilevanti. La prima è quella della definizione del ruolo dove abbiamo fugato i dubbi dei sindacati in merito alla libera professione della categoria che è stata ribadita con forza.
 
E poi?
Avevamo riceuto molte richieste per la creazione di un Osservatorio nazionale sull’Acn. Questo non è possibile perché Sisac è al servizio delle Regioni, ma in ogni caso abbiamo deciso di creare un Tavolo di consultazione nazionale con le organizzazioni per monitorare e valutare l’applicazione dell’accordo nazionale nei vari territori. Sisac attiverà il tavolo almeno una volta l’anno e se emergerà anche la necessità di alcuni correttivi già vi sarà una sede dove discuterne e valutarne la fattibilità. Chiaro tutto in trasparenza ognuno per i suoi compiti e ruoli. Novità poi anche per il referente della AFT per cui abbiamo scleto di eliminare dei requisiti minimi formativi perché crediamo che debba essere scelto dai medici.
 
Nodo cardine era il famoso H16 con l’assistenza notturna affidata all’emergenza urgenza 118 salvo deroghe. Ora c’è un modello con tre opzioni per le Aziende. Ce lo spiega?
Mi faccia dire che sull’h16 ci sono state molte strumentalizzazioni. Già nella vecchia bozza l’H16 non era l’unica opzione. Ecco la novità e che abbiamo richiamato l’accordo Stato-Regioni del 2013 e abbiamo definito le opzioni attivabili dalle Aziende: Una centrale unica che dia risposte h24 per bisogni non urgenti, l’attivazione ambulatori attrezzati, perché quelli per esempio con un solo medico non servono a niente. Già per esempio ino molte città si preferisce per esempio il pronto soccorso perché offre più servizi. E poi c’è anche la possibilità per le aziende di ristrutturare l’offerta per l’integrazone dei medici a ore di notte cercando di ottimizzare il loro lavoro nelle fasce diurne. E chiaro che in questo caso la Regione dovrà rafforzare il 118. Ma lo ripeto nelle ore notturne non s’incrementa il carico di lavoro.
 
Criticità c’erano anche dal lato delle sanzioni. Penso per esempio anche all’appropriatezza?
Guardi, ci sono state resistenze ma la Legge Brunetta le Regioni la devono applicare e per questo abbiamo definito nella convenzione un codice di comportamento soprattutto pensando all’etica professionale. A mio avviso misure di buon senso, che esistono in tutti i contratti e che non vanno viste con pregiudizio. Sull’appropriatezza non ci sono sanzioni perché il decreto al momento non le prevede vista la fase pilota.
 
Questa bozza è stata approvata dalle Regioni?
Certamente questo è il frutto dei confronti avuti con i Sindacati e che abbiamo discusso con le Regioni che hanno dato il loro ok.
 
A questo punto quali le prossime tappe?
Prima di Natale incontreremo sindacati per avere da loro un primo feedback sulla nuova bozza. Mentre la riapertura del Tavolo sarà presubilmente dopo le feste natalizie.
 
Sempre tavoli separati?
L’obiettivo per cui avevo dato la disponbilità ai tavoli separati era per poi tornare al Tavolo unico con un testo base. E l’obiettivo non è cambiato 

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