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Martedì 20 SETTEMBRE 2016
Liverani e Marchetti (LN): "Di fatto solo un 10% delle liste di attesa attuali sarà regolarizzato. Chiediamo certezze per gli infermieri"

"A parole - scrivono dalla Lega Nord Emilia Romagna in una nota -, la Regione asserisce da tempo di avere investito risorse per abbattere le liste di attesa per le prestazioni sanitarie, ma le liste delle graduatorie per gli infermieri presenti sul territorio regionale (cronicamente "pochi" nei servizi, costretti a "tirare la classica coperta corta") sono ben lungi dall’essere prossime all’azzeramento".

"Soprattutto - spiegano i consiglieri regionali Andrea Liverani e Daniele Marchetti -, la Regione ha ascoltato soltanto le grandi organizzazioni sindacali, ma non i sindacati minori di categoria, che tutelano quegli operatori che faticano a vedere sempre riconosciuti i loro diritti e subiscono le conseguenze della carenza di personale. Di fatto, cercando di barcamenarsi per fare funzionare i servizi. Spesso a scapito della loro salute, come dimostra il crescente (nel nostro Paese) fenomeno del "burn-out". Ovvero, quella situazione in cui l’organizzazione rischia di "bruciare" i propri dipendenti, sottoposti a ritmi e stress eccessivi".

"La Regione - proseguono i consiglieri - ha sbandierato come sempre le sue cifre, parlando di 402 stabilizzazioni in sanità, compreso il personale amministrativo, ed altre 149 assunzioni mirate ad abbattere i tempi di attesa per le prestazioni specialistiche. La cosa che non va è il fatto di avere convocato unicamente i grandi sindacati confederali, ma non aver fatto altrettanto anche per i sindacati minori di categoria".
 Inoltre, la Lega chiede garanzie sulle stabilizzazioni, per conoscere (in cifre) il numero di operatori sanitari compresi tra i 402 lavoratori che saranno strutturati nelle fila del Sistema sanitario regionale.

"Chiediamo - concludono Liverani e Marchetti - certezze per quanti (parliamo soprattutto di infermieri) sono da anni inseriti nelle graduatorie regionali, dal 2012 e che, peraltro, sono già stati prorogati nelle liste. Se ci saranno nuove assunzioni si dovrà attingere innanzitutto dalle graduatorie attualmente presenti e che siamo bel lontani dal vedere esaurire. Considerando che sono 170 soltanto in Romagna, gli infermieri che attendono una stabilizzazione, e che solo 149 operatori verranno assunti per abbattere i tempi di attesa in sanità. Stimiamo che solo un 10% circa possa essere strutturato e questo è un tema che sicuramente deve trovare spazio nel dibattito politico regionale".

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