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Mercoledì 24 AGOSTO 2016
Serracchiani (FVG): “Dalla nostra Regione subito aiuti concreti e importanti”

“Vi saluto con grandissimo orgoglio, grazie di cuore anche da parte dei presidenti delle Regioni colpite”. Con queste parole la presidente del Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani ha salutato la prima colonna di volontari - settanta persone - in partenza dalla sede della Protezione civile regionale di Palmanova (UD) a bordo di una dozzina di mezzi diretta verso le località del centro Italia maggiormente colpite dal terribile sisma della notte scorsa che ha causato morti e feriti.

In una conferenza stampa organizzata alle 10.30 nella Sala operativa della Protezione civile regionale insieme al direttore Luciano Sulli, la presidente Serracchiani ha espresso il proprio cordoglio alle vittime del terremoto e ha reso noto che la Protezione civile del Friuli Venezia Giulia “si è attivata immediatamente, avviando alcune azioni concrete e importanti”.

La Regione riferisce in una nota che prima della partenza della colonna motorizzata, questa mattina si è già levato in volo l’elicottero con due gruppi del Soccorso alpino regionale con unità cinofile che potranno operare nella ricerca tra le macerie di persone ancora in vita. Serracchiani ha annunciato l'immediata autorizzazione dell'invio di un elicottero attrezzato per fotografare con estremo dettaglio l'area colpita dal sisma. “Siamo l'unica regione d'Italia - ha rilevato la presidente della Regione - che è in grado di effettuare i rilievi topografici dall'alto. Mettiamo così a disposizione della popolazione colpita uno strumento essenziale per mappare l'accaduto e capire dove bisogna intervenire, come abbiamo già fatto in occasione di precedenti disastri”.

Il direttore Sulli, presente all'incontro con i cronisti insieme al direttore tecnico Guglielmo Galasso, ha sottolineato “l'immediatezza della mobilitazione dei volontari della Protezione civile regionale e dell'Associazione Nazionale Alpini (ANA), scattata alle 4 di mattina”. La colonna regionale, “la cui meta probabile - a seconda delle urgenze - sarà Accumoli o Amatrice (entrambe in provincia di Rieti e tra le località più colpite dal sisma) giungerà a destinazione nella tarda serata e subito al mattino monterà un campo attrezzato con acqua, luce e viveri”, riferisce la nota del Friuli Venezia Giulia.

Parlando ai volontari in partenza, Serracchiani ha sottolineato la necessità di trasportare indumenti pesanti e coperte, per le basse temperature delle zone colpite. I nostri volontari si avvicenderanno ogni settimana/dieci giorni.

Serracchiani si è quindi soffermata sulle azioni di sicurezza messe in campo dalla Regione contro i terremoti dicendosi “convinta che tutte le risorse impegnate in Friuli Venezia Giulia nella prevenzione, in esercitazioni, evacuazioni, nella scuola di emergenza di Portis di Venzone e nella costante formazione del personale non sono un costo ma un vero e proprio investimento”.

“Il fatto che il quarantennale del terremoto del Friuli non sia stato rivolto solo alle doverose commemorazioni ma anche alle esercitazioni e alla formazione è un segno tangibile che sulla prevenzione non si smette mai di investire, perché c'è una necessità costante di svolgere quest'attività anche quando questa risulti poco appariscente”.

La presidente del Friuli Venezia Giulia ha riferito di aver sentito al telefono stamani l'omologa della Regione Umbria Catiuscia Marini. “La presidente Marini – ha spiegato Serracchiani - mi ha detto una cosa che mi ha colpito: se non ci fossero stati alcuni interventi antisismici dopo i terremoti negli Anni Novanta, probabilmente in quelle zone si registrerebbero oggi vittime e danni peggiori. Questo conferma che la prevenzione, quando è fatta in modo oculato e senza sprechi, è estremamente utile e importante”.

Nel corso della conferenza stampa odierna alla centrale operativa della Protezione civile di Palmanova, Serracchiani ha ricordato le “attenzioni antisismiche riservate agli edifici pubblici di nuova costruzione e quelle sui vecchi, il tutto per una spesa imponente” nella quale sono impegnate risorse regionali, nazionali e in parte anche comunitarie. Si tratta, secondo la presidente del Friuli Venezia Giulia, di un “passaggio culturale che è necessario” per prevenire disastri non prevedibili.

In questa chiave il direttore della Protezione civile regionale Luciano Sulli e il direttore tecnico Guglielmo Galasso hanno ricordato che “si stanno dotando tra i cinquanta e i cento edifici pubblici del Friuli Venezia Giulia di accelerometri e sismometri in grado di misurare la risposta alle oscillazioni telluriche in modo così da calibrare in maniera più appropriata tutti gli interventi di adeguamento”.

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