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Giovedì 04 AGOSTO 2016
Tosiani: “Soddisfazione per la riscrittura dell’articolo 16”
“Siamo soddisfatti per la riscrittura dell'articolo 16 del Progetto di Legge sull’Azienda Zero: seduta dopo seduta, la nostra battaglia, unitamente agli altri gruppi di opposizione, produce nuovi importanti risultati”. Ad affermarlo, in una nota, i consiglieri regionali tosiani Andrea Bassi, Giovanna Negro, Stefano Casali e Maurizio Conte commentano il voto dell’aula.
“Con la nostra azione - proseguono - abbiamo preservato le attuali funzioni in materia sociale, in modo che restino imperniate sui territori delle Ulss come attualmente costituite. Quindi i modelli organizzativi attualmente adottati da ogni singola azienda sanitaria verranno salvaguardati e le eventuali rimodulazioni dei confini delle Ulss (stabiliti dalla riforma ora in discussione) non avranno ripercussioni negative per quel che riguarda il settore sociale”.
“Per Verona ad esempio - puntualizzano i tosiani - ciò significa che se dalle tre Ulss attuali (n. 20 di Verona, n. 21 di Legnago, n. 22 di Bussolengo) si passerà ad una o due, comunque per quel che riguarda il sociale tutto rimarrà esattamente come prima. Verrà infatti istituito un Comitato dei Sindaci per ogni ambito ex-Ulss (chiamato Distretto) che assumerà le competenze del comitato previsto dall’art. 120 della L.R. 11/2001, approverà il bilancio di parte sociale del Distretto, nonché il Piano di Zona del Distretto e il Piano Locale per la Non Autosufficienza del Distretto, esprimerà parere sulle schede territoriali e sull'attivazione delle Medicine di Gruppo Integrate, collaborerà con l'Azienda Ulss sovraordinata (in base alle ridefinizione dei confini che verrà stabilita nelle prossime settimane) per la realizzazione delle Medicine di Gruppo Integrate”.
“Ora, avanti con le prossime battaglie - aggiungono Bassi, Negro, Casali e Conte - ovvero l'abbattimento dei ticket sanitari, la conferma delle attuali schede ospedaliere sanitarie fino a fine mandato e soprattutto il completamento del percorso per l'applicazione delle rette standard per i Centri Diurni dedicati alle persone con Disabilità. Non è possibile che nel 2016 ci siano disabili privilegiati e disabili “mazziati” che hanno l'ulteriore svantaggio di vivere in un territorio sottofinanziato e che quindi godono di un livello di servizio inferiore”.
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