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Giovedì 28 APRILE 2016
Non vogliamo perdere i nostri ricercatori perché vanno all’estero
La Ricerca è il passato, il presente, il nostro futuro. Sono quindi molto lieta che gli Stati Generali della Ricerca Sanitaria che si sono chiusi oggi a Roma hanno avuto un'altissima partecipazione: circa duemila persone che a diverso titolo e nei diversi ambiti interagiscono con il mondo della ricerca sono state presenti ad ascoltare gli oltre 150 relatori che si sono succeduti nei due giorni della manifestazione.
Questo è un segnale importante di interesse nei confronti di un settore che rappresenta un asset strategico per il Paese come motore di sviluppo oltre che essere fondamentale per la vita delle persone. In Italia abbiamo eccellenze in questo settore e i nostri ricercatori hanno una formazione di altissimo livello, e per questo il mio sogno è trattenerli in Italia ed attrarre da noi i ricercatori stranieri.
Per questo però bisogna essere attrattivi, bisogna dare comfort ai nostri scienziati. Per questo dico che nel prossimo futuro i ricercatori dovranno poter essere assunti nel Servizio Sanitario Nazionale. Vogliamo offrire contratti pluriennali la cui durata sarà anche in base alle valutazioni annuali di verifica del lavoro svolto.
Chi fa ricerca nel sistema sanitario talvolta guadagna pochissimo, e questo non va bene, lavoreremo per consentire una retribuzione adeguata a chi fa ricerca sanitaria. Non vogliamo perdere i nostri ricercatori perché vanno all'estero. Stiamo creando uno scenario nuovo, in cui dare tranquillità a chi già lavora e offrire nuove opportunità a chi ha talento.Dagli Stati Generali di oggi esce il futuro della ricerca italiana.
Beatrice Lorenzin
Editoriale sulla news letter del Ministero della Salute del 28 aprile 2016
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