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Lunedì 29 FEBBRAIO 2016
AMIETIP, ANIARTI, IRC e SIMEU: “A volte è la tempestività a fare la differenza, per questo gli infermieri del 118 salvano molte vite”

“E’ dimostrato ormai da anni che per aumentare la sopravvivenza dei pazienti affetti da un gruppo ben definito di patologie acute e gravissime è necessario il trattamento precoce sul territorio da parte di personale specificatamente formato e che opera, sotto il coordinamento delle centrali operative, sulla base di algoritmi basati sull’evidenza e condivisi internazionalmente. In Italia esistono numerose e collaudate esperienze che riguardano la gestione precoce sul territorio delle patologie tempo-dipendenti anche da parte di personale infermieristico addestrato e competente. Grazie all’integrazione tecnologica delle centrali operative 118, alle procedure standardizzate e al trattamento farmacologico precoce sul territorio da parte del personale infermieristico autorizzato è stato possibile salvare molte vite”.
 
Ad affermarlo, in una nota, sono i presidenti nazionali della Società Italiana di Medicina di Emergenza ed Urgenza (SIMEU), Maria Pia Ruggeri; dell’Italian Resuscitation Council (IRC), Federico Semeraro; dell’Associazione nazionale infermieri di area critica (ANIARTI), Fabrizio Moggia; e dell’Accademia medica e infermieristica di emergenza e terapia intensiva pediatrica (AMIETIP), Luca Tortorolo, che in una nota diffusa oggi esprimono “forte preoccupazione” per la posizione dell’Ordine dei Medici di Bologna nei confronti dei medici coinvolti a vario titolo nel coordinamento dell’emergenza territoriale, “colpevoli” di aver predisposto protocolli e istruzioni operative per l’attività degli infermieri.
 
La SIMEU e l’IRC avevano già elaborato e diffuso lo scorso novembre un Policy Statement comune sul “Trattamento farmacologico da parte dell’infermiere nell’emergenza territoriale nell’ottica “della massima efficacia del servizio al paziente e nel rispetto delle normative vigenti e dell’identità professionale delle figure operanti nell’emergenza sanitaria”. Il documento, ribadiscono oggi, “era in linea con le recentissime linee guida internazionali sulla gestione dell’arresto cardiaco e dell’infarto del miocardio, pubblicate nel mese di ottobre 2015, che raccomandano sempre più un’alleanza tra i sistemi di emergenza territoriale la popolazione generale e una forte integrazione di competenze tra operatori sanitari centrata sul paziente e sulla qualità dell’intervento”.
 
“Come associazioni di professionisti – concludono i presidenti - ci stanno a cuore principalmente la salute e la sicurezza dei cittadini; per questo supportiamo l’approccio multidisciplinare alle emergenze attraverso procedure standardizzate basate sull’evidenza e percorsi di formazione certificata condivisi con la comunità scientifica internazionale”.
 
Da AMIETIP, ANIARTI, IRC e SIMEU “piena solidarietà ai colleghi coinvolti nei procedimenti per aver elaborato protocolli sanitari nell’interesse dei pazienti e della funzionalità del SSN”.

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