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Venerdì 04 FEBBRAIO 2011
Milillo (Fimmg): “Confusione sulle cifre e sulle sanzioni”

Giacomo Milillo, segretario nazionale Fimmg, ha reso pubblica una lettera (18.01.2011 prot. DFP0002495 P-4.17.1.16.3) inviata nelle settimane scorse da un funzionario del Ministero della PA, Massimo Vitalini. Rivolgendosi ai Direttori Generali delle Aziende Sanitarie e Ospedaliere, Vitalini scrive che “la prosecuzione delle forme tradizionali di comunicazione (certificato cartaceo, ndr) configurerebbe, oltre che un illecito di legge, anche una fattispecie di improprio uso di denaro pubblico erariale con responsabilità di carattere contabile”. Questo vuol dire che i funzionari delle Aziende che non perseguissero gli autori di certificazioni di malattia su carta, dovrebbero risarcire il danno erariale.
"Il ministro Brunetta annuncia a gran voce che le sanzioni verranno applicate ai medici solo in caso di colpe esplicite – commenta Milillo – ma intanto le uniche comunicazioni ufficiali arrivate dai suoi funzionari sono di ben altro tenore".
E il segretario Fimmg contesta anche le cifre fornite sui certificati on line: “Il Ministero della funzione pubblica certificava ad esempio che in data 31 gennaio erano 105mila i certificati inviati, mentre nella successiva cartella stampa un grafico che si riferiva alla stessa data ne rilevava 75.893. Forse il ministro Brunetta tende ad arrotondare con generosità. Del resto ha sempre dichiarato che il volume di certificati previsto è di 50 milioni all’anno, salvo ridimensionare la cifra durante la conferenza stampa portandoli esattamente alla metà”. Milillo chiede dunque che la situazione sia “certificata da parti terze”, rivendicando come “il successo della trasmissione dei certificati on-line è da attribuire ai medici, ai sindacati, alla Fnomceo e non certo alle sanzioni del Ministro Brunetta, che da mesi non perde l’occasione per insultarci pubblicamente. Se come dichiarato, nella terza settimana di gennaio (periodo esente da sanzioni) i certificati inviati sono stati 340.000 e nei sette giorni precedenti il 31 gennaio, data dell’entrata in vigore delle sanzioni, sono stati 400.000, a cosa serve il sanzionamento se non a offendere i medici?”

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