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Mercoledì 27 MAGGIO 2015
Lorenzin: “E' un Piano di salute pubblica. Il 7 maggio si celebrerà il 'Fertility day'”

“Il Piano per la fertilità è un pilastro di un intervento più grande di salute pubblica che coinvolgerà altri ministeri e non durerà solo per questa legislatura. Il 7 maggio si celebrerà il 'Fertility day', una giornata per informare i cittadini sui temi della riproduzione e della fertilità. A maggio perche' in questo mese ci sono gia' molte compagne dedicate alla salute della donna”. È quanto ha affermato il ministro della Salute Beatrice Lorenzin nel suo intervento in streaming alla presentazione a Roma del Piano nazionale per la fertilita’.
 
“L'obiettivo è informare i cittadini sulla durata della fertilità e su come proteggere questa da comportamenti, abitudini e stili di vita a rischio. Inoltre – ha sottolineato – con il Piano potenzieremo un’assistenza sanitaria qualificata promuovendo una rete tra medici di medicina generale, i pediatri e i consultori”.
 
“Per elaborare il piano – ha detto Lorenzin - siamo partiti dall'analisi demografica e dai dati sull'invecchiamento della popolazione italiana. Serve un’inversione del trend demografico nel Paese altrimenti avremmo difficoltà a mantenere il welfare. Abbiamo inoltre analizzato i dati dell'infertilità, e abbiamo visto che sono sottostimati e sottovalutati e non c'è consapevolezza piena tra la popolazione. Spesso - conclude - la coppia arriva da un medico per capire i motivi dell'infertilità troppo tardi. Dobbiamo invertire tutti questi trend”.
 
 
 
Introdotta e coordinata da Serena Battilomo, direttore dell’ufficio della salute della donna ministero della salute si è poi svolta la conferenza stampa.
 
“Abbiamo deciso di entrare nel dettaglio di tutti gli aspetti della fertilità – ha evidenziato Eleonora Porcu, Presidente del Tavolo consultivo in materia di tutela e conoscenza della fertilità e prevenzione delle cause d’infertilità - . Ci sono malattie che incidono sulla fertilità che sono sottovalutate. Bisogna evitare i comportamenti inappropriati e le cattive abitudini eccesso, alcool, fumo per esempio. Tutti aspetti, come quello delle malattie trasmissibili, che la popolazione generale non conosce.
 
“Certo – precisa - la medicina non può fare miracoli ma porre rimedi ad alcune situazioni che hanno portato ad infertilità. Anche quando si pensa che fecondazione assistita possa risolvere tutti i mali è sbalgliato. I medici vanno interpellati per tempo”.
“Questo non è un piano per fare più bambini ma di salute pubblica - ha dichiarato Andrea Lenzi di Sapienza Università di Roma e componente del Tavolo Fertilità -. L’Eterna fertilità non esiste è un mito da sfatare perché si è convinti che la medicina oggi possa risolvere tutto ma invece non è così –.  Sappiamo che c’è un 20 per cento di coppie infertili fra quelle che vorrebbero figli” Lenzi ha poi evidenziato come non sia “un problema tutto femminile ma anche noi maschietti perdiamo di fertilità. La fertilità maschile sta peggiorando anche nel nostro paese ed anche qui dopo i 40 anni fare un figlio è molto più difficile”.

“La Prevenzione in ambito scolastico è uno strumento efficace per evitare problemi futuri. La scuola è momento fondamentale”. Ha evidenziato Maria Grazia Corradini del Miur. “Raggiungere i giovani quando non hanno consolidato i comportamenti scorretti è fondamentale – ha precisato - . E in questo senso è importante ribadire che gli interventi sono efficaci se sono tutti gli attori sono coinvolti e coordinati”.
 
In rappresentanza dell’Anci è intervenuta Francesca Danese assessore alle Politiche sociali del Comune di Roma che ha affermato come “un piano strategico di questo tipo è un investimento per tutto il paese. Noi come Anci ci siamo e prima del 7 maggio ci incontreremo per pianificare la comunicazione soprattutto nelle grandi città. C'è il ritorno alla medicina sociale e questo è fondamentale. Mettere insieme scuola famiglie comuni èla strada giusta” 
 
Maria Emilia Bonaccorso, Caposervizio Salute dell’Agenzia Ansa e componente del Tavolo Fertilità ha evidenziato come il Piano non vuole essere paternalistico. Ma vuole essere un vero e proprio Piano di salute pubblica. L’obiettivo è fornire un’informazione sui rischi e per dare strumenti di conoscenza alla popolazione e consentire scelte consapevoli”. Per quel che riguarda la comunicazione il fulcro sarà il fertilità day. Ma esso sarà accompagato da una campagna per raggiungere i giovani e tutta la popolazione. I Ragazzi saranno raggiunti con campagne ad hoc sui social e internet per le altre fasce di popolazione sarà utilizzata la rete dei medici, delle farmacie e vi saranno iniziative nelle piazze.

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