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Venerdì 22 MAGGIO 2015
Fiafant: "Fofi ha dato voce a tutte le nostre richieste e lamentele"
La Federazione italiana associazioni farmacisti non titolari (Fiafant), nel rappresentare i farmacisti che lavorano nelle Farmacie del territorio e i farmacisti nella condizione di non titolari, accoglie favorevolmente le parole e le proposte fatte dal Segretario Fofi Maurizio Pace nell’audizione alla Commissione XI (Lavoro pubblico e privato) della Camera sulla risoluzione 7-00600 presentata dal Deputato Dall’Osso in merito all’Enpaf.
"Le proposte e l’analisi rapportate in audizione rappresentano il grande confronto che la Fofi ha messo in atto da oltre due anni, quindi, ci sentiamo di affermare che, Pace ha dato voce a tutte le nostre richieste e lamentele sullo stato dei colleghi in grande difficoltà economica e occupazionale. E’ chiaro che il problema di base resta la crisi occupazionale, altrimenti non ci ritroveremmo a parlare dell’impossibilità da parte di molti colleghi a pagare la quota Enpaf", ha spiegato Anna Attolico, presidente nazionale Fiafant.
"Nell’attesa che si avviino a conclusione i concorsi straordinari nelle varie Regioni che daranno una scossa alla crisi occupazionale, e in attesa che si creino nuovi sbocchi per questa nostra laurea così ristretta nelle possibilità occupazionali, avevamo proposto:
1) abolizione del limite temporale alla quota di solidarietà;
2) viste le quote impossibili per i lavoratori atipici, una quota Enpaf rapportata al reddito percepito;
3) viste le quote contributive alte per i collaboratori che vedono trasformarsi molto spesso il loro contratto da tempo pieno a tempo parziale,era stato chiesto l’esonero del contributo Enpaf in caso di altra copertura obbligatoria.
Affermiamo , quindi, che la Fofi non solo ha rappresentato le nostre istanze, ma ha dato delle soluzioni e analisi rappresentative del grave momento di crisi", prosegue la presidente Fiafant.
"Riproponiamo ancora che, in una progettualità dell’Ente, si debba prevedere un cambiamento profondo sia strutturale sia di rappresentatività dell’ente stesso. Si ritiene fondamentale a questo proposito che l’elezione del Consiglio di Amministrazione dell’Ente venga effettuato con procedure che consentano l’effettiva rappresentatività democratica di tutti i farmacisti iscritti ed obbligati a versare i contributi Enpaf - conclude Attolico -. Ciò permetterebbe agli iscritti di sentirsi parte attiva dell’Ente dal quale verrebbero finalmente resi protagonisti attivi".
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