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Martedì 18 NOVEMBRE 2014
In Italia la resistenza è più elevata che in altri paesi: Cubist in prima linea
Ogni anno le infezioni batteriche causano circa 25.000 decessi nell'Unione Europea. A riferire questo dato è Roberto Florenzano, Country Manager di Cubist Pharmaceuticals Italia. “Quest’anno la giornata della sensibilizzazione arriva in un momento critico”, commenta Florenzano. “Servono subito soluzioni per affrontare il problema dell’incremento delle resistenze in Italia e in tutta Europa”. La prevalenza di resistenza agli antibiotici in E. coli, Klebsiella pneumonie e Pseudomonas aeruginosa è più elevata in Italia rispetto agli altri Paesi europei.
Cubist Pharmaceuticals è una società biofarmaceutica globale impegnata per la salute pubblica attraverso la scoperta, lo sviluppo e la fornitura di antibiotici, concentrando la sua linea di ricerca su pipeline che sono in fase avanzata di sviluppo sulle infezioni batteriche gravi e potenzialmente letali, acquisite in ambito ospedaliero.
Per contrastare a livello globale la resistenza agli antibiotici e sostenere il potenziale lancio di due nuovi antibiotici in Europa nel 2015, Cubist sta espandendo la sua presenza in Europa e ha recentemente avviato le proprie attività in Italia. Nel prossimo anno questa azienda intende sviluppare almeno quattro nuovi antibiotici per sostenere l'obiettivo della Infectious Diseases Society of America (IDSA) di realizzare 10 nuovi antibiotici entro il 2020.
Inoltre, Cubist è membro fondatore di un consorzio recentemente costituitosi, chiamato DRIVE-AB (Driving Reinvestment in R&D and Responsible Antibiotic Use). Tale consorzio, pubblico e privato del valore di 9,4 milioni di euro, fondato dall'Iniziativa sui Medicinali Innovativi (IMI) dell'UE, vuole essere da stimolo a reinvestire in ricerca e sviluppo e utilizzo responsabile di antibiotici. L’obiettivo è quello di migliorare gli standard di utilizzo responsabile di antibiotici e di sviluppo di nuovi modelli per la ricerca e lo sviluppo di nuove terapie.
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