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Mercoledì 24 NOVEMBRE 2010
Cerm: “Federfarma cita in maniera errata e pretestuosa la Corte di Giustizia Europea”

Nicola Salerno, senior economist presso il Cerm, interviene nel dibattito sulla vendita dei farmaci di fascia C negli esercizi commerciali per sottolineare, anche attraverso un’approfondita analisi, che le sentenze della Corte Costituzionale e della Corte di Giustizia “non possono assolutamente essere chiamate in causa per confermare la bontà dell’assetto regolatorio esistente. Al contrario, le sentenze sono piene di riferimenti al fatto che non è competenza delle due Corti entrare nel merito specifico delle scelte del Legislatore e delle decisioni di politica economica”.

Federfarma quindi, secondo Salerno, “cita in maniera errata e pretestuosa la Corte di Giustizia Europea. È un punto di estrema importanza perché, se si afferma questo presunto contrasto (che a Federfarma risulterebbe molto vantaggioso) tra Antitrust e Commissione Europea da un lato e, dall’altro, la Corte di Giustizia e la Corte Costituzionale, allora ne deriverebbe una automatica difesa dello status quo normativo, estendibile anche al di là del comparto della distribuzione del farmaco. Non si può permettere – aggiunge l’esperto del Cerm - che Economia e Diritto entrino così banalmente in conflitto a tutto vantaggio delle corporazioni e delle lobby. Il corpo normativo esistente non è ‘vergato dalla mano di Dio’, ed è un atto di democrazia rimetterlo in discussione e ammodernarlo, purché questo avvenga sulla base di valutazioni approfondite e attraverso i corretti percorsi legislativi”.

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