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Giovedì 08 MAGGIO 2014
 “Il silenzio non e’ d’oro”. Ecco la guida Acto onlus contro il tumore ovarico

“Anna ha 50 anni e come ogni mattina si accompagna alla sua bici”. Si apre così la guida al tumore ovarico “Il silenzio non è d’oro” che Acto onlus, ha presentato a Milano oggi, 8 maggio, in occasione della 2a Giornata Mondiale sul Tumore Ovarico cui aderiscono 47 associazioni di 22 Paesi.

“Con questa guida, un semplice tascabile facile da leggere, Acto onlus si propone di abbattere il muro di silenzio che circonda questa malattia aiutando ogni donna a conoscerla e a riconoscerla nei suoi diversi aspetti di prevenzione, diagnosi e cura attraverso storie di vita vissuta come quella di Anna che è riuscita a sconfiggere questo killer silenzioso o come quella di Paola che torna a nuova vita dopo essere stata sottoposta a intervento chirurgico e a terapie antitumorali”, spiega una nota di presentazione.

Presentata nel corso dell’incontro su “Prevenzione ed informazione: le sfide del tumore ovarico” tenutosi allo IEO, e accompagnata da una campagna di raccolta fondi  aperta sul sito www.retedeldono.it che per un anno accoglierà le donazioni di chi vorrà sostenerla, la Guida sarà disponibile online sul sito dell’associazione.

La guida mette a fuoco i numeri della malattia in Italia (8° causa di morte tumorale, 5mila nuove diagnosi ogni anno) e nel mondo (250mila nuovi casi all’anno e 140mila decessi), il tema della ereditarietà che sta alla base del 15-25 per cento dei tumori ovarici, mette in guardia dagli screening inutili e si concentra sull’importanza della conoscenza dei sintomi premonitori, del dialogo con il proprio medico, degli stili di vita da adottare per diminuire il rischio di esserne colpite, dei criteri con cui quali scegliere il centro specialistico dove affrontare con successo una malattia che ancor oggi nel 70% dei casi viene diagnosticata in ritardo a causa dei sintomi aspecifi che la contraddistinguono e della mancanza di programmi di screening scientificamente affidabili. Box informativi, infografiche e schede tecniche rispondono alle domande più frequenti sul tumore ovarico e, correndo in parallelo alle storie di vita,  offrono una quadro completo di una malattia che  nell’80-90 per cento dei casi colpisce   fra i 20 e i 65 anni  con un picco massimo d’incidenza fra i 55 e i 65 anni.

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