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Martedì 09 NOVEMBRE 2010
Lusenti: "Esposto Ordine dei medici immotivato e fuorviante"
“Non c'è alcun superamento delle competenze, nè tantomeno alcuna violazione della Costituzione da parte della Regione. Ogni giorno medici e infermieri collaborano al servizio del paziente e nel pieno rispetto delle prerogative professionali stabilite dalla legge”. L’assessore alla Sanità dell’Emilia Romagna, Carlo Lusenti, commenta così l’esposto contro la Regione presentato dall’Ordine dei Medici di Bologna, che denuncia un’“esondazione in campo medico di pratiche infermieristiche”.
“Il Servizio sanitario regionale stabilisce i percorsi assistenziali attraverso norme di organizzazione e funzionamento (legge regionale 29 del 2004) e sulla base di linee guida condivise tra i professionisti delle varie aree di intervento. Gli infermieri sono parte fondamentale sia del processo di elaborazione delle linee guida, sia dei percorsi assistenziali, nei quali assicurano interventi altamente qualificati e, aggiungo, pienamente adeguati al loro ruolo professionale”. L’assessore alle politiche per la salute della Regione Emilia-Romagna, Carlo Lusenti, interviene riguardo all’esposto presentato poche settimane fa dal presidente dell’Ordine dei Medici di Bologna, Giancarlo Pizza, in cui si ipotizza, come riportato sulla stampa, “una esondazione di pratica infermieristica in campo medico” nei servizi di emergenza-urgenza e nei percorsi perioperatori.
“I documenti prodotti dalla Regione, redatti dai professionisti infermieri e medici che partecipano ai gruppi di lavoro istituiti dall’assessorato, sono coerenti con le indicazioni del Piano sociale e sanitario regionale che, a sua volta, è rigorosamente all’interno del quadro definito dalla normativa nazionale e regionale – continua l’assessore - Ogni giorno infermieri, medici, e altri professionisti della salute collaborano al servizio del paziente, nel pieno rispetto delle prerogative professionali stabilite dalla legge. Nei servizi citati dal Presidente dell’Ordine dei medici di Bologna, non c’è alcun superamento delle competenze, né, tantomeno, alcuna violazione della Costituzione da parte della Regione. Per questo l’esposto appare immotivato e fuorviante”.
In pronto soccorso, gli infermieri del triage svolgono attività “pienamente coerenti – precisa Lusenti - il loro ruolo e in presenza di protocolli, procedure, istruzioni operative condivise e sottoscritte dal medico responsabile della Unità operativa”, come peraltro è stabilito dalle indicazioni regionali, elaborate e approvate dal Comitato regionale emergenza urgenza, al quale partecipano medici e infermieri (delibera della Giunta regionale n. 1184 del 26 luglio 2010).
Anche l’organizzazione e le procedure operative del 118 dell’Emilia-Romagna sono state costruite nel corso del tempo attraverso la partecipazione dei medici e degli infermieri e adeguate alle necessità e agli sviluppi che nel frattempo sono intervenuti: il 118 dell’Emilia-Romagna opera dunque in piena coerenza con la normativa, anche nazionale, attualmente in vigore.
Riguardo, infine, alla medicina perioperatoria, l’assessore Lusenti precisa che “la sperimentazione del progetto “Perimed” riguarda un modello organizzativo che, nel rispetto di competenze e responsabilità dei diversi professionisti, prevede modalità assistenziali integrate e condivise. La sperimentazione, necessaria per introdurre innovazioni che migliorino i processi di cura rivolti ai cittadini rappresenta il modo di operare del nostro Servizio sanitario regionale”.
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