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Giovedì 06 MARZO 2014
E Altroconsumo lancia petizione per recuperare "i soldi sottratti"

Altroconsumo ha inviato oggi un esposto alla Procura di Roma e di Torino e un esposto alla Corte dei conti perché sia fatta chiarezza sulle responsabilità amministrative e penali che hanno provocato l’aumento di spesa a carico del Servizio Sanitario Nazionale pari almeno a 45 milioni di euro - cifra per il solo 2012.
 
L’Autorità Antitrust ha condannato ieri Roche e Novartis come chiesto da Altroconsumo, con una multa esemplare di oltre 180 milioni di euro alle due case farmaceutiche che si sono accordate per escludere l'utilizzo di un farmaco più economico, Avastin, e favorirne uno enormemente più costoso, Lucentis, nella cura della maculopatia, malattia della vista diffusa.
Coinvolta la salute dei cittadini: le due case farmaceutiche hanno speculato sulla pelle di consumatori particolarmente deboli e in stato di necessità.
 
L’Autorità Antitrust ha documentato come l’intesa illecita tra Roche e Novartis abbia provocato un aumento della spesa del Servizio Sanitario Nazionale di 45 milioni di euro nel solo 2012, con proiezioni fino a oltre 600 milioni di euro l’anno.
 
Per Altroconsumo non c’è stata solo una lesione sul piano della libera concorrenza, inficiata dal cartello da parte di Roche e Novartis, ma anche una mancanza palese di corretta amministrazione da parte di AIFA e ministero della Salute; con due azioni contestuali: l’eliminazione di Avastin dai farmaci per la maculopatia per questioni di sicurezza – inesistenti - e l’autorizzazione del prezzo esorbitante per Lucentis. Che alla base di queste decisioni ci sia stata incompetenza, connivenza o altro dovrà essere appurato. Di certo ora c’è il grave danno alle casse dello Stato.
 
Con una petizione rivolta al Presidente del Consiglio Matteo Renzi su www.altroconsumo.it l’organizzazione chiede oggi al Governo di fare tutto il possibile per recuperare i soldi sottratti, danaro di tutti i contribuenti Italiani che dovrà essere restituito sotto forma di progetti concreti e monitorabili per una gestione della sanità più efficiente.
 
Fonte: Comunicato stampa di Altroconsumo

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