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Giovedì 12 DICEMBRE 2013
Fp-Cgil, Cisl-Fp, Uil-Fpl: “Ok alla direttiva, vigileremo sul cammino del Dpcm”
I lavoratori precari della sanità e della ricerca biomedica possono guardare con più serenità al futuro e con loro i cittadini che beneficiano delle loro competenze. L’impegno che il sottosegretario alla Salute Paolo Fadda aveva preso alcuni giorni fa di fronte ai sindacati di categoria Fp-Cgil Cisl-Fp e Uil-Fpl, siglando il protocollo d’intesa sul precariato in sanità, si è tradotto in una direttiva alle Regioni per la proroga di tutti i contratti di lavoro in essere fino al 31 dicembre 2016.
“È un risultato importante ottenuto grazie al nostro impegno e alla serietà con cui lo hanno fatto proprio gli interlocutori istituzionali, riconoscendo così il ruolo irrinunciabile dei professionisti sanitari, tecnici e di assistenza per la tenuta e il livello qualitativo dell’intero sistema. Un risultato, inoltre, che dimostra quanto sia utile e fruttuoso un approccio partecipativo per affrontare i problemi di un settore tanto delicato” sottolineano le federazioni di categoria di Cgil, Cisl e Uil.
“Si tratta ora di portare il percorso fino in fondo con altrettanta serietà e concretezza” proseguono i sindacati, “vigileremo sulle prossime tappe con la stessa attenzione e la stessa apertura al confronto con cui siamo riusciti a mandare in porto il provvedimento più urgente”.
Per Fp-Cgil, Cisl-Fp e Uil-Fpl “si dovranno definire e finalizzare tutti i punti contenuti nel testo di DPCM condiviso contestualmente alla stipula del protocollo d’intesa, in modo che le Regioni – incluse quelle sottoposte a piani di rientro – possiedano le coordinate e gli strumenti normativi adeguati per poter inserire in organico tutte le professionalità di cui c’è bisogno, evitando di ricadere in usi impropri del lavoro “atipico”. E che siano stimolate in futuro ad avviare con le Aziende sanitarie una programmazione realistica dei fabbisogni di personale”.
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