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Lunedì 02 DICEMBRE 2013
Le persone più a rischio

Il freddo eccessivo rappresenta una minaccia, soprattutto per la salute degli anziani, dei bambini e delle persone affette da particolari patologie, notoriamente più vulnerabili e a rischio di infezioni.
Ma anche i giovani, in apparente benessere, possono subire conseguenze sulla salute, a volte gravi, se esposti a temperature eccessivamente rigide.

I neonati e i lattanti
Sono particolarmente suscettibili agli effetti delle basse temperature sia per la diminuzione della risposta del sistema di termoregolazione, sia perché i bambini molto piccoli non possono manifestare apertamente il disagio causato dal freddo.
A pochi mesi di vita la termoregolazione corporea è meno efficace ed il neonato è molto vulnerabile a temperature molto basse e può entrare rapidamente in situazioni di ipotermia. Il bambino sembra, inoltre, avvertire la sensazione di freddo in misura minore dell’adolescente e dell’adulto. I genitori devono quindi fare attenzione a controllare le parti del corpo del bambino, verificare se si presentano fredde e intorpidite (mani, piedi e volto soprattutto), in modo da riscaldarle immediatamente per prevenire la formazione di lesioni e conseguenze per la salute, come: i geloni, il congelamento (più frequente dei piedi) o l’ipotermia, nei casi più gravi.
Fra le più importanti misure preventive, spesso ovvie, ma anche altrettanto spesso ignorate, vanno ricordate le seguenti:
-    Prestare attenzione alla temperatura corporea di bambini molto piccoli, verificando che le parti del corpo non si presentino fredde o intorpidite (mani, piedi, volto soprattutto) e, in caso di allarme meteorologico, è consigliabile non uscire di casa con neonati che abbiano meno di tre mesi di età
-    Idratare il piccolo con regolarità
Se si deve uscire all’aperto occorre osservare le seguenti precauzioni:
-    coprire adeguatamente il bambino: coprire il corpo con più strati di tessuti caldi e asciutti, al riparo dall’umidità, anche in condizioni ambientali che apparentemente non sembrano particolarmente rigide; un cappellino deve sempre proteggere la testa del piccolo, perché il 30% della perdita di calore avviene attraverso il capo
-    evitare di utilizzare il marsupio per il trasporto dei neonati: a livello delle gambe la circolazione è rallentata a causa dell’imbraco che comprime le cosce, di conseguenza la temperatura corporea può ridursi favorendo la comparsa di geloni
-    è preferibile trasportare il bambino in modo che possa muoversi: utilizzando la carrozzina o il passeggino così muovendosi liberamente  può stimolare la circolazione sanguigna
-    se si parte in macchina per un lungo viaggio portare sempre a bordo indumenti di ricambio copertine, bibite calde  (biberon in borsa isotermica) e almeno un pasto se il bambino è già stato svezzato.

Gli anziani
Sono più suscettibili agli effetti delle basse temperature per una diminuita risposta del sistema di termoregolazione e per una ridotta percezione del freddo. Gli anziani con deficit fisici e/o psichici (es. malati di Alzheimer) sono più a rischio, perché non sono in grado di gestire correttamente il riscaldamento domestico e di adottare comportamenti adeguati.
-    In caso di ondata di freddo le persone anziane non devono esitare a chiedere ad altri di fare la spesa al proprio posto o ricevere la spesa direttamente a casa, quando è possibile
-    E’ opportuno fare preventivamente scorte alimentari ed avere una quantità sufficiente di medicinali disponibili nella propria abitazione
-    Se si deve uscire all’aperto occorre coprirsi bene con un abbigliamento adeguato ed evitare di compiere sforzi eccessivi, specialmente se si soffre di malattie cardiache o respiratorie
-    In casa mantenere la temperatura non inferiore ai 19°-20°C
-    Avere un’alimentazione equilibrata e bere liquidi caldi
-    Nel caso di aggravamento dei sintomi della patologia sofferta (es. dispnea, aumento espettorazione, comparsa di febbre, cefalea o dolore toracico) consultare il proprio medico curante
-    Se si vive soli, mantenere contatti frequenti con parenti, amici o vicini di casa
-    Per evitare incidenti, non riposare vicino a fonti di calore e verificare lo stato degli impianti di riscaldamento

I malati cronici
Un episodio di grande freddo può peggiorare condizioni di salute già precarie e, soprattutto, aggravare patologie croniche quali: malattia cardiovascolare, broncopatia cronica ostruttiva, asma bronchiale, diabete e disturbi neurologici (soprattutto se in trattamento con sostanze psicotrope).
Molte patologie croniche tendono a peggiorare a causa del freddo intenso e possono insorgere più facilmente complicazioni o altri problemi di salute, come l’influenza. Pertanto, per affrontare senza rischi le temperature rigide e la stagione invernale, è buona norma praticare prima dell’arrivo della stagione invernale la vaccinazione antiinfluenzale ed adottare le precauzioni e le misure di prevenzione indicate dal proprio medico curante.
-    I cardiopatici e gli ipertesi appartengono ad una delle categorie più a rischio, pertanto devono evitare di compiere sforzi eccessivi soprattutto all’aria aperta. L’alta pressione sanguigna è un fattore di rischio ben noto per le malattie cardiache e l’infarto, ma una nuova ricerca segnala che il rischio attribuito all’alta pressione sanguigna aumenta in relazione alla diminuzione della temperatura atmosferica. Significativamente, quando la pressione è superiore a 140/90 e la temperatura è inferiore a 4°C, il rischio per i cardiopatici è più elevato. La relazione fra freddo e alta pressione si esplicita con il fatto che il freddo provoca un restringimento dei vasi sanguigni con il conseguente aumento della pressione, quindi, se una persona ha già dei livelli alti, questo fenomeno può provocare delle complicazioni.
-    Le persone con insufficienza respiratoria cronica e gli asmatici devono evitare di respirare aria gelida, esporsi alle intemperie che possono scatenare crisi d’asma o broncospasmo. Quando si esce, coprire la bocca per proteggere i polmoni dall'aria troppo fredda
-    Malattie muscolari e osteoarticolari. Quando fa molto freddo la sintomatologia dolorosa, a livello nervoso, tendineo e muscolare può essere più acuta per abbassamento della soglia del dolore nei soggetti affetti da artropatie reumatiche e degenerative croniche. E’ consigliabile soggiornare in ambienti adeguatamente riscaldati, evitando gli sbalzi di temperatura, quando si passa da un ambiente all’altro. Evitare di uscire all’aperto, o altrimenti, coprirsi bene con un abbigliamento adeguato

Le persone con deficit motori e/o psichici
Queste persone sono a rischio soprattutto se vivono sole.
Le persone con disturbi mentali, in particolare con deterioramento delle capacità cognitive sono a rischio elevato per ipotermia, perché non manifestano il disagio legato alle basse temperature e non hanno possibilità di proteggersi adeguatamente.
Occorre prestare particolare attenzione a questi malati!
I poveri e i senza tetto
Queste persone, specialmente se alcoliste, sono a rischio soprattutto perché hanno scarse possibilità di difendersi dal freddo
 

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