quotidianosanità.it

stampa | chiudi


Giovedì 07 NOVEMBRE 2013
Funziona anche sul genotipo 3, in pazienti difficili

“I risultati di VALENCE dimostrano un’elevata efficacia del regime basato sulla somministrazione per 24 settimane di un trattamento a base di sofosbuvir, senza interferone, per pazienti con HCV di genotipo 3. In particolare, la maggioranza di questi pazienti non ha risposto alla precedente terapia, ma con il sofosbuvir è stata in grado di produrre una risposta virologica sostenuta”. Con queste parole Stefan Zeuzem, MD, Professore di Medicina, Primario di I Medicina presso l’Ospedale Universitario J.W. Goethe, Francoforte, Germania, ha presentato i dati studio dello studio VALENCE – di cui era il principale investigatore – nel corso dell’AASLD (American Association for the Study of Liver Diseases) che si è svolto a Washington dal 1° al 5 novembre. Durante l'evento sono stati inoltre presentati i dati dello studio di fase 2 LONESTAR-2, che hanno valutato la somministrazione orale giornaliera di sofosbuvir, inibitore nucleotidico della polimerasi NS5B, parte di una terapia combinata per il trattamento dell'infezione cronica da virus dell'epatite C (HCV) tra pazienti affetti da HCV di genotipo 3.
 
 
Durante lo studio di Fase 3 VALENCE, l’85% (n= 212/250) dei pazienti, naïve al trattamento o con esperienza del trattamento affetti da HCV di genotipo 3 e sottoposti a un regime di 24 settimane di sofosbuvir in associazione con ribavirina (RBV), ha raggiunto una risposta virologica sostenuta 12 settimane dopo il trattamento (SVR12). I pazienti che esibiscono SVR12 sono considerati guariti dall’infezione HCV.
Inoltre lo studio di Fase 2 LONESTAR-2 ha valutato un trattamento di 12 settimane di sofosbuvir, RBV e interferone pegilato (peg-IFN) in pazienti che precedentemente hanno fallito una terapia con peg-IFN/ RBV, approssimativamente metà di questi pazienti era affetta da cirrosi. In questo studio, l’83% (n= 20/24) di pazienti con genotipo 3 ha raggiunto SVR12.
Si sono verificati alcuni casi di interruzione dovuti al manifestarsi di eventi avversi durante gli studi VALENCE e LONESTAR-2. Sofosbuvir è stato ben tollerato durante la fase VALENCE e l’incidenza di eventi avversi durante la Fase LONESTAR-2 è risultata coerente con il profilo di sicurezza di peg-IFN/RBV.

© RIPRODUZIONE RISERVATA