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Mercoledì 09 OTTOBRE 2013
Ma quali sono le sostanze associate a un rischio maggiore?

Fra le erbe medicinali in commercio menzionate nella relazione del Prof. Calapai, presentata nel corso dell'evento SIAIC ecco la Cimicifuga Racemosa, utilizzata per i disturbi della menopausa, ma alla quale è stato imputato di poter provocare gravi danni al fegato, astenia e di innalzare gli enzimi muscolari – ammonisce Calapai – Poi l’Hypericum Perforatum, (Erba di San giovanni), che viene usata contro depressione ma è anche causa frequente di interazioni con i farmaci e, se assunta con farmaci antidepressivi può causare una sindrome da eccesso di serotonina, una condizione che può anche causare la morte.
 

Passando per il Citrus Aurantium, il comune arancio amaro, che ha mostrato un rischio di tossicità cardiaca sia negli animali da laboratorio che nell’uomo. Per finire con il Piper Methysticum (noto anche come Kava), che ha effetti afrodisiaci, inebrianti, utilizzato per i disturbi dell’ansia e gli attacchi di panico ma che è stato ritirato dal commercio per i gravissimi danni al fegato.
E un elenco lungo che include molte altre specie. Per questa ragione occorre uno sforzo maggiore da parte della stessa classe medica che attraverso l’anamnesi del paziente deve pazientemente raccogliere informazioni sulle sue abitudini chiedendo informazioni su eventuali prodotti per la salute assunti autonomamente.

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