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Venerdì 13 SETTEMBRE 2013
Quali sono le iniziative già intraprese?

Per arginare il tasso crescente e adottare le misure necessarie per ridurre il numero di morti per sepsi, le principali società scientifiche mondiali di medicina critica, malattie infettive e microbiologia richiamiamo all’azione tutto il mondo e indicano i principali obiettivi da raggiungere entro il 2020:
 
- Entro il 2020 l'incidenza della sepsi dovrà diminuire di almeno il 20% attraverso la promozione di pratiche di buona igiene generale, il lavaggio delle mani, i miglioramenti dei servizi igienico-sanitari, la nutrizione e la fornitura di acqua pulita e programmi di vaccinazione per i pazienti a rischio in popolazioni in zone povere di risorse.
- Entro il 2020 in tutti i Paesi dovranno essere adottati programmi per il monitoraggio dei pazienti con sepsi affinché ricevano gli interventi più importanti di base, antimicrobici e liquidi per via endovenosa, in conformità con le linee guida consenso internazionale.
- Entro il 2020 i tassi di sopravvivenza per i bambini (compresi i neonati) e gli adulti con sepsi dovranno migliorare di un ulteriore 10% rispetto ai livelli del 2012. Questo sarà monitorato e dimostrato attraverso l'istituzione di registri sepsi e costruito sui miglioramenti osservati a seguito del lancio della Surviving Sepsis Campaign e la International Pediatric Sepsis Initiative.
- Entro il 2020 “sepsi” dovrà diventare una parola familiare e sinonimo di necessità di intervento emergente. I laici comprenderanno molto meglio quali sono i segni premonitori di sepsi. Le aspettative delle famiglie riguardo la prestazione delle cure aumenterà in modo tale che i ritardi siano regolarmente messi in discussione.
- Entro il 2020 tutti i Paesi membri dovranno stabilire le esigenze di apprendimento tra operatori sanitari e avranno assicurato l'inserimento della sepsi nella formazione, intesa come emergenza medica, in tutti i relativi programmi universitari e post-laurea. Dovrà essere significativamente migliorato il riconoscimento della sepsi da parte dei professionisti come una complicazione comune di interventi ad alto rischio, riducendo così il numero di pazienti esposti al rischio.
- Entro il 2020 tutti i Paesi membri dovranno stabilire lo standard e le risorse necessarie per il follow-up dei pazienti che hanno avuto sepsi dopo la dimissione dagli ospedali.
- Entro il 2020 tutti i paesi membri dovranno aver stabilito registri che siano coerenti e complementari con le caratteristiche dei dati della comunità internazionale, contribuendo a definire la sepsi come un problema di salute comune. La comunità internazionale dovrà lavorare verso la creazione di un registro internazionale della sepsi.
 

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