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Una nuova valutazione dei pazienti con BPCO da moderata a grave facenti parte dello studio BLAZE ha dimostrato che QVA149 migliora significativamente la dispnea riferita dal paziente rispetto a tiotropio 18 mcg. I dati clinici per Seebri® Breezhaler® (glicopirronio bromuro) presentati al congresso ERS hanno compreso i risultati di efficacia e di sicurezza dello studio SPARK4,5. Alla Settimana 64, glicopirronio 50 mcg una volta al giorno ha mostrato un’efficacia simile a tiotropio 18 mcg OL nella riduzione del tasso di riacutizzazioni, nel miglioramento della funzione polmonare e della qualità della vita e nella riduzione dell’uso di farmaci di emergenza nei pazienti con BPCO da grave a molto grave. Nelle analisi dello studio SPARK, glicopirronio 50 mcg (somministrato via Breezhaler®) ha mostrato un profilo di sicurezza nei pazienti con BPCO da grave a molto grave simile a quello di tiotropio 18 mcg OL (somministrato via HandiHaler®).
Questi risultati si aggiungono ai dati precedentemente presentati in seguito agli studi clinici di Fase III GLOW, condotti con glicopirronio bromuro, e forniscono ulteriori prove a supporto di Seebri® Breezhaler® come LAMA alternativo una volta al giorno per i pazienti affetti da BPCO.
QVA149 ha recentemente ricevuto parere positivo per l’approvazione da parte della commissione che valuta i prodotti medicinali per uso umano (Committee for the Human use of Medicinal Products - CHMP) della European Medicine Agency (EMA) come trattamento broncodilatatore di mantenimento per alleviare i sintomi nei pazienti adulti affetti da BPCO.
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Mercoledì 11 SETTEMBRE 2013
BPCO. Buoni risultati di QVA149 su funzione polmonare e dispnea
Nel corso del Congresso Annuale della European Respiratory Society, oltre al Libro Bianco sulle malattie polmonari, sono stati presentati anche nuovi risultati per molti farmaci usati per trattare queste patologie. Tra questi, anche QVA149, molecola in fase sperimentale a base di indacaterolo 85 mcg/glicopirronio 43 mcg (dose inalata, equivalenti a 110 mcg /50 mcg di dose contenuta per capsula), la quale in monosomministrazione quotidiana ha dimostrato significativi miglioramenti nella funzione polmonare, nella dispnea e nella qualità della vita nei pazienti affetti da bronco-pneumopatia cronica ostruttiva (BPCO) rispetto a tutte le molecole a confronto. A darne notizia è la stessa Novartis, che produce la molecola.
“La BPCO, secondo le stime, colpisce 210 milioni di persone in tutto il mondo ed è proiettata a divenire la terza causa di morte entro il 2020. Molti pazienti incontrano notevoli difficoltà nella gestione dei sintomi della BPCO - anche se sono già in corso di trattamento”, ha dichiarato Tim Wright, Head of Development di Novartis. Ed è proprio a costoro che è rivolto questo farmaco, che dai primi risultati di un’analisi aggregata condotta su 4.891 pazienti affetti da BPCO nell’ambito del programma di studi clinici IGNITE (studi SHINE, ILLUMINATE e SPARK) ha dimostrato di produrre miglioramenti della funzione polmonare significativamente superiori, rapidi e sostenuti e di ridurre in modo sostenuto la dispnea, rispetto al placebo, a indacaterolo maleato 150 mcg una volta al giorno, glicopirronio 50 mcg, tiotropio 18 mcg in aperto e salmeterolo/fluticasone combinazione a dose fissa 50 mcg/500 mcg due volte al giorno. Questi miglioramenti si sono mantenuti in studi clinici di diversa durata.
Attualmente in corso di sperimentazione nell’ambito di un programma di studi clinici che coinvolge oltre 10.000 pazienti, QVA149 è una combinazione a dose fissa di due broncodilatatori, Onbrez® Breezhaler® (indacaterolo maleato), agonista beta2-adrenergico a lunga durata d’azione (LABA) e Seebri® Breezhaler® (glicopirronio bromuro), antagonista muscarinico a lunga durata d’azione (LAMA). Entrambi i farmaci vengono attualmente utilizzati dagli operatori sanitari in monoterapia per il trattamento della BPCO.
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