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Mercoledì 14 AGOSTO 2013
Medici malattie respiratorie: “Asma in aumento se mamma e papà fumano”

“La tutela della salute non ha colori politici, ma è un fatto che riguarda tutti. Bene la lettera che il Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, ha inviato ai parlamentari in vista della prossima discussione alle Camere della misura del divieto di fumo in auto alla presenza di minori”. Così Eugenio Baraldi, Presidente della Società Italiana Malattie Respiratorie Infantili (SIMRI). Negli ultimi anni diversi studi hanno cercato di indagare la correlazione tra l’esposizione al fumo di sigaretta e la relativa incidenza su alcune malattie respiratorie.
 
 “Una ricerca olandese guidata da Sonnenschein-van der Voort - ricorda Baraldi - sottolinea come l’esposizione fetale e infantile al fumo di tabacco influisce negativamente sui sintomi dell’asma nella prima infanzia, e potrebbe aumentare la vulnerabilità dell’individuo agli effetti negativi dell’inquinamento atmosferico. Pertanto le associazioni tra inquinamento dell’aria e sintomi d’asma possono essere amplificate  dalla concomitante esposizione al fumo di sigaretta. Altri studi - prosegue Baraldi - hanno osservato che l’asma bronchiale esordisce più precocemente e con una sintomatologia più grave nei bambini che vivono con adulti fumatori”. Occorre quindi tenere alta l’attenzione sui rischi per la salute, soprattutto dei più piccoli.
 
“Proprio per questo SIMRI - conclude Baraldi - è promotrice della campagna ‘Spegni la sigaretta, proteggi il tuo bambino’, per sensibilizzare le famiglie sui danni provocati dal fumo di sigaretta, attivo, passivo e di terza mano, ovvero l’involontaria esposizione (inalazione, ingestione o assorbimento dermico) a residui della combustione del tabacco che rimangono sulle superfici, negli oggetti, nella polvere e sui vestiti”.

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