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Venerdì 31 MAGGIO 2013
La mozione conclusiva dell’evento

L’incontro biennale di Castelbrando, alla sua sesta edizione, il 30 e il 31 Maggio 2013, presenti oltre 400 igienisti italiani ha risposto pienamente agli obiettivi posti. Il tema era di straordinaria importanza ed attualità : “Promuovere la salute per concorrere al superamento della crisi”.
 
Naturalmente si deve prioritariamente “ridurre i costi inutili, tutelare le fasce deboli, rappresentate in questo momento da oltre nove milioni di cittadini, sviluppare la prevenzione attiva”.
 
Le quattro sezioni di lavoro sono state anticipate da una lezione magistrale del medico e storico della medicina prof. Giorgio Cosmacini. Decine di relatori e numerosi intervenuti nelle discussioni che ne sono seguite, hanno evidenziato che anche ai tempi della maggior crisi economica e sociale degli ultimi decenni,  si deve lottare, per promuovere la prevenzione e la sicurezza negli ambienti di vita e di lavoro, elementi determinanti ed indispensabili per lo sviluppo equo e per il benessere. 
 
 
Nel convegno è uscito con forza che il Servizio Sanitario Nazionale deve essere unitario e globale (prevenzione, diagnosi, cura, riabilitazione). La prevenzione attiva che ha raggiunto livelli europei nella lotta delle malattie infettive, specie con i vaccini sicuri ed efficaci che sono a disposizione, deve fare un salto di qualità affrontando finalmente ed in modo organico il tema non più rinviabile della lotta efficace alle patologie di maggior rilevanza sociale in Italia come per esempio le malattie cardiocerebrovascolari, i tumori, le malattie dell’apparato respiratorio, le malattie del sistema nervoso e psichiatriche. Pure determinante con il concorso degli igienisti deve diventare l’impegno straordinario del Servizio Sanitario nel suo complesso per il contrasto della cronicità.
 
Essa è causa di sofferenze enormi per i soggetti colpiti, per le loro famiglie, per i carichi assistenziali necessari e per i costi assai onerosi che ne conseguono. La stessa prevenzione va liberata, con assoluta urgenza, da una sequela di attività inutili, obsolete e spesso assai onerose per i cittadini. Appare pertanto scandaloso che da una decina di anni giaccia in Parlamento un disegno di legge che si prefiggeva di abrogare attività che non sono necessarie e che sono prive di qualsiasi evidenza scientifica. Nel convegno è stato chiesto con forza alle Regioni e alle Province Autonome di Trento e di Bolzano di approvare urgentemente leggi che scarichino oneri impropri dai Servizi di prevenzione e balzelli insopportabili sui cittadini. Esempi positivi in questo senso non mancano. Basta dunque con i certificati di sana e robusta costituzione, con i libretti sanitari per gli alimentaristi, con le visite mediche per i soggetti che svolgono attività sportiva non agonistica e/o amatoriale. Castelbrando6 ha portato avanti altre questioni di assoluto valore per i cittadini come per esempio il rilancio della assistenza primaria che si basa anche su un nuovo ruolo della Medicina Generale e del rapporto indispensabile tra il Territorio e l’Ospedale. Non è più tollerabile sia per ragioni etiche che professionali che si continuino a disattendere perfino agli accordi pattuiti nei rinnovi dei contratti e delle convenzioni per la Medicina Generale. Si ricorda che dal corrente mese di Maggio, l’assistenza primaria e la continuità assistenziale devono essere garantite 24 ore su 24, sette giorni su sette giorni (Decreto Legislativo 158/12, convertito nella legge 189/12).
 
 
Il convegno ha ribadito l’importanza del rapporto sia tra “l’ambiente e la salute” che tra “la salute e l’alimentazione”. In questo senso sono state denunciate le carenze preoccupanti delle Agenzie Regionali per la Protezione dell’Ambiente (ARPA), nonché i gravi provvedimenti presi dalla Regione Liguria che di fatto ha abrogato i SIAN e della Regione Toscana che indebolito pericolosamente la organizzazione e lo sviluppo dei Servizi dei Dipartimenti di Prevenzione.
 
Ci sono Regioni invece che hanno lanciato programmi assai importanti specie nel campo della prevenzione vera ed efficace delle malattie cardiovascolari , utilizzando finanziamenti sia ministeriali che regionali invertendo tendenze e esperienze del passato non del tutto esemplari. Una novità forte che è uscita dal Convegno riguarda il rinnovato e deciso impegno degli igienisti a concorrere a riordinare la rete degli ospedali italiani sulla base di criteri scientifici, di standard internazionali, di performance validate, della necessità e della urgenza di qualificare l’assistenza e la spesa ospedaliera. E’ stato ricordato che il Livello Essenziale di Assistenza (LEA) in continuo ed inarrestabile aumento dal punto di vista dei costi è quello della assistenza ospedaliera a causa anche delle diseconomie e dei disservizi che perdurano nella così detta assistenza sanitaria di base o distrettuale. E’ arrivato dunque il momento che tutte le strutture e le prestazioni sanitarie e sociosanitarie debbano rientrare in un moderno sistema della qualità, della certificazione, dell’accreditamento all’eccellenza.
 
Le prestazioni sanitarie, pubbliche e private, a partire da quelle ospedaliere devono avere una verifica seria, responsabile, tecnica e scientifica dei risultati ottenuti e devono essere confrontate tra di loro sia a livello regionale che nazionale. Chi non riesce a rimanere negli standard di qualità e di sicurezza deve essere aiutato a rientrare in detti parametri, pena la revoca di qualsiasi autorizzazione e convenzione.
Castelbrando6, come il Convegno Siculo Calabro di Giugno a Palermo, ed altri ancora sono anche momenti essenziali ed importanti di incontro e di approfondimento dei principali temi della prevenzione e della sanità pubblica che avranno una rilevanza ancora più grande a seguito dei lavori del prossimo Congresso Nazionale della SItI che avrà luogo a Taormina-Giardini Naxos dal 17 al 20 Ottobre 2013.
Anche in quella occasione avremo una larga e qualificata partecipazione anche di operatori non medici specialmente  di Assistenti Sanitari e di Tecnici della prevenzione che hanno contribuito alla piena riuscita del Castelbrando. La crisi in atto impone inoltre investimenti più oculati nella formazione e nella ricerca scientifica. Le Regioni con il concorso delle Società Scientifiche più direttamente interessate hanno il dovere non più rinviabile di programmare con le Università, riordinate, piani e programmi di formazione dei laureati ma anche e soprattutto degli specialisti che, come avviene nei Paesi più progrediti, si avvalgano in modo non episodico, ma organico e strutturale dei Servizi, delle Unità Operative e dei Dipartimenti, a partire da quelli di prevenzione, che sono presenti sull’intero territorio nazionale.
Infine Castelbrando6 ha dimostrato se ce n’era bisogno che per salvare il Servizio Sanitario Nazionale(SSN) non esiste solo il problema di rivendicare più risorse, ma soprattutto quello di eliminare gli sprechi, di aggiornare finalmente i LEA, di garantire l’assistenza ai cittadini compresi i soggetti più fragili, di qualificare maggiormente la spesa sanitaria e di immettere la tutela della salute nella programmazione dei vari comparti sia a livello nazionale che regionale nonché in tutte le attività principali che possono concorre all’uscita dalla crisi e finalmente al rilancio occupazionale, sociale ed economico dell’Italia.

La presidenza del Convegno Dott. Vittorio Carreri e Dott. Sandro Cinquetti
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

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