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Lunedì 13 SETTEMBRE 2010
Marino (Pd): "Nelle sale parto un bollettino di guerra"
La Commissione d'inchiesta sul Servizio Sanitario Nazionale ha inviato i Nas ad investigare sul caso della donna incinta di 7 mesi che ha perso il figlio ed è ora in coma farmacologico. I primi risultati saranno presentati domani, martedì 14 settembre, all'Ufficio di presidenza della Commissione. Lo ha annunciato il senatore Ignazio Marino, presidente della Commissione, che nella stessa nota afferma di essere “gravemente preoccupato per quanto sta accadendo nel nostro Paese: è evidente ormai che si tratta di un problema di sistema, di una vera e propria emergenza, che sta mietendo vittime con una frequenza allarmante”.
L'ultimo caso si lega ai fatti di Vibo Valentia dove per un parto cesareo, ad agosto, morì una donna di 33 anni, e ai più recenti casi di Messina o di Policoro dove (dopo l'ennesimo cesareo) è morta un’altra donna. “Questo stillicidio deve finire – aggiunge Marino -, non possiamo accettare che le donne italiane debbano preoccuparsi per quello che potrebbe capitare loro nel momento in cui entrano in sala parto. L’Italia per anni ha rappresentato un modello proprio in questo settore e in generale per la sua sanità pubblica. Ora questo modello è a rischio per questo chiedo che vi sia un’assunzione di responsabilità da parte delle amministrazioni regionali più in difficoltà ma anche dei politici nazionali. Le indagini in corso – conclude Marino - sono indispensabili per accertare i fatti ma servono solo se ad esse poi seguiranno azioni concrete”.
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