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Martedì 02 APRILE 2013
Bersani: “No al governissimo. Si rifletta meglio sulla nostra proposta”
“No al governassimo Pd, Pdl e Scelta Civica, serve un governo che dia un reale segnale di cambiamento”. Questa in sintesi la tesi rilanciata oggi in conferenza stampa dal segretario del Pd Pier Luigi Bersani che rimette sul tavolo la sua proposta di un governo a guida Pd per il Paese.
“Il Paese – ha detto - chiede una guida perché ha dei problemi, ma manca di fiducia e ha bisogno di cambiamento. Con questa profonda convinzione ci siamo messi all'opera. Siamo maggioranza assoluta alla Camera e relativa al Senato. Questa situazione ci impone di prenderci delle responsabilità".
Il governassimo – sottolinea – “sarebbe una risposta sbagliata perché finirebbe per raffigurare politica che si chiude nel fortino e si protegge. Abbiamo avanzato un'altra proposta e il mio appello è a guardarla meglio. E' una proposta che tiene insieme la necessità di cambiamento e un percorso per le riforme istituzionali".
"Affiniamola, vediamola meglio, ma per noi lavorare attorno a questo doppio registro è l'unica soluzione possibile e realistica" – aggiunge – sottolineando poi che "Bersani è a disposizione per questa soluzione, ma se Bersani è un problema, Bersani è a disposizione perché prima c'è l'Italia",
"Il Movimento 5 Stelle ha un disimpegno conclamato – ha detto ancora Bersani - e vuole mette in frigorifero i suoi otto milioni di voti. Non si preserva così la legislatura: non c'è insulto che cancelli questa elementare realtà".
E venendo alla decisione di Napolitano sui “saggi”, dice: “"Il presidente della Repubblica ha fatto quello che doveva e poteva fare: garantire all'Europa e all'Italia una continuità istituzionale. Noi accompagniamo questa strada ma con fermezza ribadiamo il nostro punto di vista: affiniamo e discutiamo la posizione ma quella del doppio registro, governo di cambiamento e convenzione per le riforme, è secondo noi l'unica pista".
In questo quadro "immagino che il mio pre-incarico sia assorbito in questa nuova fase. Il che non vuol dire – sottolinea - che vado al mare. Io ci sono, non intendo essere un ostacolo ma ci sono". "La crisi italiana non si risolve andando a nuove elezioni, ma dando governabilità".
E conclude: "Sono preoccupato per situazione del Paese, ma non sono pessimista sulla possibilità di dar vita a governo che avvii le riforme necessarie".
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