quotidianosanità.it

stampa | chiudi


Venerdì 15 MARZO 2013
L’assessorato: “Delibera migliorativa rispetto a versione presentata in commissione”

In una nota stampa l'Assessorato alla Sanità del Piemonte replica agli articoli apparsi oggi sulla approvazione della delibera di Giunta regionale sulla rete ospedaliera piemontese:
“Si ricorda che, contrariamente a quanto è stato dichiarato, la rete ospedaliera è stata illustrata in sede di IV Commissione per ben tre sedute consecutive (21, 28 febbraio e 7 marzo). Nel corso di tali sedute, i consiglieri regionali hanno avanzato svariate osservazioni, molte delle quali sono state prese in considerazione nella stesura finale della delibera approvata ieri.
 
Rileviamo con dispiacere che si è addirittura insinuata l'ipotesi che alcune strutture ospedaliere fossero state penalizzate o favorite, a seconda di una presunta appartenenza politica. Pur non volendo scendere a tali livelli, spiace dover essere costretti a smentire tali illazioni.
 
E’ ovvio che non è stato questo il criterio che si è seguito nel disegnare la rete ospedaliera.
 
Per tener conto delle osservazioni "serie" portate in IV Commissione e per consentire al sistema una flessibilità tale da poter costruire la rete ospedaliera in ciascun presidio ed area geografica nel modo più corretto, si è volutamente predisposta una dgr che non individua l'estremo dettaglio, come invece presentato in Commissione, presidio per presidio, struttura per struttura, disciplina per disciplina, con relativi posti letto e strutture complesse. Al contrario, la dgr approvata definisce il numero dei posti letto e delle strutture complesse per aree sovrazonali. Ciò per consentire flessibilità e per tener conto delle specificità territoriali e dei bacini di popolazione.
 
I posti letto e le strutture complesse, nella determinazione del loro numero, hanno mantenuto fermi, nella versione definitiva della dgr, soltanto i parametri indicati come cogenti dalla legge nazionale, mentre gli altri parametri sono stati ripresi e modificati per dare un numero di posti letto e di strutture complesse che nella versione finale è risultato superiore a quello illustrato in Commissione. E anche in questo caso la dgr ha tenuto conto delle osservazioni presentate in commissione, migliorando i parametri rispetto alle illustrazioni fatte.
 
Ricordiamo che sono parametri di legge, e quindi cogenti, i 3 posti letto ogni mille abitanti per l’acuzie e 0,7 posti letto ogni mille abitanti per post acuzie.
Inoltre, per determinare il numero dei posti letto totali, abbiamo preso come riferimento non la degenza media delle cinque regioni più virtuose d’Italia, parametro inizialmente comunicato alla Commissione, bensì la degenza media nazionale, che, come è noto, contiene i parametri di regioni molto meno virtuose e in difficoltà. Ciò ha fatto aumentare, rispetto a quello presentato, il fabbisogno di posti letto. Sulla base di tale criterio, si è arrivati quindi ad un totale di 13.509 posti letto per acuti, circa 600 in più della bozza presentata in Commissione.
Un approccio analogo è stato utilizzato per la definizione delle strutture complesse che vengono definite sulla base di un parametro di legge nazionale cogente che prevede una struttura complessa ogni 17,5 posti letto. Il numero delle strutture complesse, pertanto, sale da 688 (prima versione esaminata in Commissione) a 716.
Per ulteriore e maggiore sicurezza, si è deciso di inserire in delibera, oltre a quanto sopra descritto, un'ulteriore quota di circa 600 posti letto, con i quali ci si porta al parametro del 3 per mille cogente. Tali posti letto non sono attribuiti specificatamente ad alcuna area sovrazonale e quindi potranno essere distribuiti per risolvere eventuali criticità, qualora dovessero manifestarsi.
Una delibera insomma nettamente migliorativa rispetto a quanto illustrato in Commissione e, ribadiamo, che tiene conto proprio del lavoro di dialogo e confronto svoltosi nelle varie sedute.
 
Non si comprende dunque il motivo delle dichiarazioni apparse sui giornali, fatte probabilmente a caldo, senza aver avuto la possibilità di esaminare nel dettaglio il testo della delibera.
Si ribadisce che la delibera è rispettosa della legge, cosa importante di per sé in assoluto, ma ancora di più per una Regione che è in Piano di rientro e per la quale si richiede, a maggior ragione, di seguire le indicazioni e gli indirizzi provenienti dai Ministeri competenti.
 
Se non ci fosse stata l'urgenza di inviare a Roma entro il 15 marzo questa delibera, considerata fondamentale per il Piano di rientro e quindi necessaria alla riunione che si terrà nei prossimi giorni presso i Ministeri competenti, si sarebbe potuto anche rinviarne l'approvazione, con una presentazione della bozza definitiva in una successiva seduta di Commissione.
 
Spiace che la Commissione non sia stata prontamente informata dei motivi dell'assenza dell'assessore che aveva comunicato le ragioni di tale assenza legate ad una convocazione urgente fatta dal Presidente di rientro dall'incontro con il Ministro Grilli: riunione che aveva lo scopo di definire le azioni necessarie ad ottenere il pagamento dei crediti che la Regione vanta nei confronti dello Stato; tutti sanno quanto sia importante la liquidità oggi per la nostra Regione.
 
Si ritiene dunque di aver agito in assoluta trasparenza e correttezza, a dispetto invece di tutte le dichiarazioni non comprovate e le strumentalizzazioni che oggi, ancora una volta, con dispiacere e amarezza, si leggono sui giornali”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA