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Martedì 03 AGOSTO 2010
Dal 9 agosto attivo il call center per la trasmissione digitale dei certificati
Già nelle prossime settimane i 60mila medici che dispongono dei Pin per l’invio delle richieste di invalidità civile all’Inps potranno utilizzare le credenziali anche per trasmettere i certificati di malattia: infatti, dal prossimo 9 agosto la trasmissione sarà possibile anche attraverso un apposito call-center.
È quanto annunciato dal ministro per la Pubblica Amministrazione e l’Innovazione Renato Brunetta che, nel corso della conferenza stampa a Palazzo Vidoni, ha anche aggiornato l’andamento del nuovo servizio.
Il sistema consente al medico di inviare il certificato di malattia compilando una semplice pagina web oppure utilizzando i software gestionali più diffusi.
Sul totale di 67.727 medici di famiglia presenti sull’intero territorio nazionale, il 35% è già abilitato al servizio, a cui va aggiunto il 25% degli altri medici del Ssn (circa 125mila). Al servizio invece non è ancora abilitato alcun medico privato. Il totale dei certificati spediti per via telematica nei primi 4 mesi di attivazione è di 148.272.
I lavoratori dipendenti a cui viene rilasciato il certificato di malattia sono circa 17 milioni (3,5 milioni del settore pubblico). Ogni anno le assenze per malattia di questi lavoratori hanno dato luogo a circa 50 milioni di certificati e altrettanti attestati che devono essere spediti tramite raccomandata A/R o fax e conservati negli archivi; l’Inps destina 500 persone alle operazioni di data entry per il solo settore privato.
In 19 tra Regioni e Province autonome il sistema si basa su un applicativo nazionale reso disponibile da Sogei. In Lombardia è invece operativa una piattaforma specifica regionale in grado di dialogare con il sistema centrale, in via di adozione anche in Friuli Venezia Giulia.
“Tenendo conto che il costo per la collettività dovuto alla gestione dell’intero ciclo ammonta mediamente a circa 10 euro per certificato – sottolinea in una nota il ministero della Pa – è facilmente intuibile come l’operazione 'certificati digitali' consente un risparmio per la collettività per oltre 500 milioni di euro".
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