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Lunedì 02 AGOSTO 2010
Tomassini e D’Ambrosio Lettieri (Pdl): Inopportuna ipotesi di liberalizzazione vendita dei farmaci di fascia C
“Appare sorprendente che alla Camera si sia potuto approvare, con l’avallo della maggioranza, un ordine del giorno presentato dall’opposizione che impegna il Governo a prendere in considerazione la possibilità di vendere fuori dalle farmacie i farmaci di fascia C. Tale ipotesi va nella direzione opposta rispetto alla linea del Governo in materia di servizio farmaceutico, come più volte ribadita anche dal ministro della Salute Ferruccio Fazio, e contraddice il lavoro della Commissione XII del Senato, al quale è affidato l’esame della riforma del settore“. Questo il commento del senatore Antonio Tomassini, presidente della Commissione XII del Senato all’approvazione dell’Ordine del giorno presentato da alcuni esponenti di IDV e PD, prima firmataria l’iìonorevole Laura Froner. “Il testo approvato, oltretutto, contiene un vizio d’origine”, secondo il senatore Luigi D’Ambrosio Lettieri, segretario della Commissione e relatore sui progetti di riforma del Servizio farmaceutico, che spiega: “Si parte da una fantasiosa premessa sulla manovra finanziaria, che si occupa di spesa e finanza pubbliche, per poi andare a incidere su tutt’altra materia, quale la concorrenza nella distribuzione del farmaco e l’eventuale, ipotetico risparmio per il privato cittadino”.
A questo proposito, sottolineano i due esponenti del PDL in una nota congiunta, “è bene essere chiari: i vantaggi economici sono più che altro teorici, mentre invece sono concreti i rischi per la salute che si corrono permettendo che farmaci iniettabili, ormoni, psicofarmaci, stupefacenti e altre sostanze soggette ad abuso, presenti tra i farmaci della Fascia C, facciano il loro ingresso negli esercizi commerciali, che non sono soggetti alle regole e ai controlli cui è invece tenuta la farmacia, in quanto presidio integrato nel Servizio sanitario nazionale”.
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