quotidianosanità.it
stampa | chiudi
Venerdì 08 FEBBRAIO 2013
Italia. Le differenze regionali
Nonostante spesso quando si parla di sanità in Italia si sente dire che esiste un “gradiente di efficienza” che attraversa la penisola, nel caso dei tempi di attesa non sembra essere veramente così. La situazione dell’attesa per area geografica (nord-est, nord-ovest, centro, sud e isole) è piuttosto omogenea e la media di attesa per un test diagnostico è di 50 giorni, con un’attesa leggermente più alta nell’Italia centrale (mediamente 54 giorni) e leggermente più bassa al nord-est (46 giorni).
In particolare più del 20% degli italiani (22%) deve aspetta meno di una settimana per fare un normale test diagnostico, e a trainare in questo senso sono proprio il sud e le isole, dove la percentuale di cittadini che aspetta meno di 7 giorni sfiora il 30% (27,8%). Tuttavia, sono significative anche le attese che superano il mese (34,7%, arrivando al nord-ovest al 38%) o addirittura i tre mesi (13,6%, al centro 16%).
Piuttosto eterogenea è invece la situazione se si guarda alle differenze di attesa per tipo di test o per tipo di struttura. I tempi in particolare sono genericamente minori per le strutture private convenzionate (27 giorni in media, contro i 57 di quelle pubbliche).
Si aspetta relativamente poco per un elettroencefalogramma (18 giorni in media, 24 nel pubblico, 10 nel privato), mentre si aspetta di più se si devono fare test radiografici particolari, come la mammografia o l’angiografia (in media 83 giorni, 89 negli ospedali pubblici, 73 nelle strutture private convenzionate). Le maggiori differenze tra pubblico e privato si riscontrano invece per l’elettrocardiogramma: ci vogliono 48 giorni in media in ospedale e 10 giorni nel caso di privati convenzionati (tempo di attesa medio italiano 31 giorni).
© RIPRODUZIONE RISERVATA