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Mercoledì 04 LUGLIO 2012
La spesa farmaceutica: a posto quella territoriale, sfonda l’ospedaliera

“La farmaceutica si presenta con i conti in ordine”, sottolineano a Farmindustria. La spesa territoriale nel 2011 è stata del 13,2% del Fondo Sanitario Nazionale, al di sotto del tetto (13,3%), nonostante sia calcolata al suo interno una parte cospicua della spesa sostenuta direttamente dai cittadini (1,3%). Quella ospedaliera, invece, è stata pari a 3,6%, superando il tetto del 2,4%. Ma ciò è dovuto – secondo gli industriali - a un tetto ampiamente inadeguato, tanto è vero che nessuna Regione è mai riuscita a rispettarlo.
Complesivamente lo Stato spende, in tutti i canali di distribuzione, 16,5 miliardi di euro l’anno. Considerando sia quella territoriale sia quella ospedaliera, la spesa pubblica per medicinali in Italia è:

•più bassa che nella media dei grandi Paesi Ue del 26% (271 euro rispetto ai 390 degli altri);
•cresciuta dal 2006 al 2011 del 2%, molto meno rispetto al totale della spesa sanitaria (+10%) e degli altri beni e servizi acquistati dal SSN (+17%);
•diminuita nel 2011 del 4% mentre quella per gli altri beni e servizi acquistati dal SSN è cresciuta dell’1,8% (comunque meno dell’inflazione);
•stabile all’1,1% del PIL dal 2006 e nello stesso periodo diminuita in termini procapite dell’1%.

Il 2011 è stato il decimo anno consecutivo di calo dei prezzi dei medicinali, a causa di scadenze brevettuali e misure di contenimento della spesa (negli ultimi 5 anni le imprese del farmaco hanno pagato 11 miliardi di euro). Dal 2001 i prezzi sono scesi complessivamente del 28% (ma del 38% in media considerando i medicinali rimborsabili), rispetto a un’inflazione del 24%.
 
Fonte: Farmindustria
 

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