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27 MAGGIO 2012
Anziani e dolore. Parte campagna di formazione “Come”

Prenderà il via da Brescia il Progetto “Come”, tour di formazione rivolto al personale medico per il trattamento del dolore nel paziente geriatrico. Un ambito di intervento importante, considerato che gli italiani sono uno dei popoli più attempati d’Europa, secondi solo ai tedeschi.

Nella provincia di Brescia – da dove parte domani il Progetto Come, sostenuto da Grünenthal Italia, che in 13 tappe mira a formare i medici sul trattamento del dolore – risiedono circa 227.000 anziani, pari al 18,39% della popolazione, secondo le rilevazioni demografiche Istat 2009, rielaborate nel 2010 dal Ministero dell’Interno. “Ma il dato che colpisce di più è che “sul totale degli anziani, oltre l’80% soffre di dolore”, commenta Giuseppe Paolisso, responsabile scientifico del Progetto Come, preside della Facoltà di Medicina e Chirurgia della Seconda Università degli Studi di Napoli e presidente della Sigg (Società Italiana di Gerontologia e Geriatria), che patrocina la campagna di formazione.

“La nostra campagna di formazione mirata al trattamento del dolore – spiega Paolisso – sarà caratterizzata da un focus sulla Comunicazione Efficace e ha l’obiettivo di offrire un percorso inedito, che permetta ai medici partecipanti di trasformare la comunicazione e l’innovazione terapeutica in un unico strumento al servizio del paziente anziano. In età geriatrica, infatti, il dolore può avere un forte carattere disabilitante e peggiorare sensibilmente la qualità della vita. Per contrastare efficacemente questo temibile nemico della terza età, lo specialista si deve servire di tutte le armi a sua disposizione”.

Nasce così uno dei due filoni del Progetto Come, “per far conoscere ai nostri colleghi tutte le molecole utili a contrastare il dolore, limitando al massimo gli effetti collaterali in un panorama di terapia che nel paziente anziano è spesso molto complesso”. Ma il dolore, sottolinea l’esperto, “prima che trattato, va diagnosticato e compreso, esigenza primaria alla quale risponde in modo specifico la nostra campagna, con un approfondimento sulla comunicazione medico-paziente. Il paziente anziano deve imparare a comunicare con il medico, rendendolo partecipe di tutti i suoi bisogni e malesseri, ma anche il medico, dal canto suo, deve saper instaurare con il paziente un’interazione altamente positiva. Nelle tappe del Progetto Come insegniamo appunto agli specialisti iscritti le tecniche per fondare e consolidare questo scambio positivo con i pazienti: i responsabili locali delle diverse tappe, in programma sull’intero territorio nazionale, hanno a loro volta ricevuto, e  non a caso, una formazione specifica da parte di esperti in comunicazione”.      


Dopo la giornata bresciana, il Progetto Come si sposterà a Napoli (7 giugno) e Perugia (22 giugno), per poi proseguire, dopo la pausa estiva, con le tappe di Palermo, Torino, Mestre, Genova, Firenze, Bologna, Bari, Milano, Roma e Padova.   
 
 

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