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Giovedì 26 APRILE 2012
Maggioranza Camera prepara risoluzione per sostenere crescita
Obiettivo ridurre la spesa per tagliare le tasse in modo che si possa dare avvio alla crescita. È questo ciò che chiede la risoluzione della maggioranza, ovvero Pdl Pd e UdcTP, al Documento economico e finanziario 2012 in corso di discussione alla Camera dei Deputati.
"La priorità dell’azione del Governo e del Parlamento – si legge nella risoluzione sul Def messa a punto dalla maggioranza – non può essere da questo momento in avanti che la crescita dell’economia nazionale, attraverso il rafforzamento della produttività totale dei fattori di sistema".
Di seguito alcuni punti della Risoluzione di maggioranza presentata alla Camera secondo alcune anticipazioni
Priorità è la crescita
“La priorità dell'azione del Governo e del Parlamento non può essere, da questo momento in avanti, che la crescita dell'economia nazionale, da perseguire con assoluta determinazione sia a livello interno che dell'Ue”.
Pareggio di bilancio nel 2013 senza manovre
“Dal Programma di stabilità emerge come, nonostante il peggioramento della congiuntura registratosi negli ultimi due trimestri del 2011 e nei primi mesi del 2012, le manovre finanziarie adottate nella seconda parte dell'anno trascorso consentano di raggiungere l'obiettivo del pareggio di bilancio in termini strutturali entro il 2013, senza dover ricorrere ad ulteriori interventi”.
Proventi evasione per ridurre tasse
La risoluzione della maggioranza propone “un nuovo patto tra fisco e contribuenti. Le risorse povenienti dalla spending review e dall'azione di contrasto dell'evasione e dell'elusione fiscale devono essere prioritariamente destinate, fermo restando l'obiettivo del pareggio di bilancio, alla riduzione della pressione fiscale sui redditi da lavoro e da impresa, ridefinendo, nell'ambito della riforma fiscale, un nuovo patto tra fisco e contribuenti”.
Abbattere debito con dismissioni
Per accelerare l'abbattimento dello stock di debito pubblico va valutata “la possibilità di adottare a tal fine un piano straordinario di dismissioni del patrimonio pubblico”.
Più integrazione Ue
“Le rilevanti difficoltà incontrate dalle istituzioni europee nel fornire risposte tempestive ed adeguate alla crisi economica e finanziaria confermano la necessità di compiere progressi decisivi sul piano dell'integrazione politica degli Stati europei, adottando un modello di tipo federalista”.
Bce diventi prestatore di ultima istanza
“È indispensabile attribuire alla Banca centrale europea il ruolo di prestatore di ultima istanza: un nuovo mandato che deve accompagnarsi ad un monitoraggio stringente della destinazione dei flussi di prestiti a tasso agevolato della Banca stessa rendendo coerenti le intese intervenute nell'ambito della European Banking Authority e di Basilea 3 nella prospettiva dell'adozione della nuova direttiva europea”.
Infrastrutture e patto di stabilità
“È un obiettivo non rinviabile lo sviluppo del patrimonio infrastrutturale, sia delle grandi reti transeuropee che degli investimenti in opere pubbliche da parte degli enti locali, per favorire i quali è necessario rivedere il patto di stabilità interno con riferimento alla spesa in conto capitale”.
Alla fine del dibattito, iniziato questa mattina, l’Aula della Camera voterà la risoluzione. Il voto dell'aula di Montecitorio dovrebbe arrivare dopo le 16.
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