quotidianosanità.it
“Nel mentre continuiamo a monitorare gli emendamenti alla Legge di Bilancio, apprendiamo dai media che al DDL Liste di attesa è stato presentato un emendamento, tra altri che destano sconcerto, per eliminare il requisito della specializzazione ai fini della partecipazione ai concorsi pubblici per dirigente sanitario farmacista del Servizio Sanitario Nazionale. Quest’iniziativa, sulla quale riteniamo più urgente manifestare immediatamente la nostra più netta opposizione, si pone in palese violazione dei DDPR 483/97 e 484/97, oltre che della Legge 502/92 e più in generale dell’intero quadro normativo che regola i requisiti per l’accesso alla Dirigenza Sanitaria nel Pubblico Impiego”. Così in una nota l’Intersindacale dei Dirigenti Medici, Veterinari e Sanitari (Aaroi-Emac, Fassid, Fvm, Fp Cgil Medici e Dirigenti Ssn, Uil Fpl). “L'iniziativa, intrapresa da un gruppo di senatori di maggioranza, rischia di portare ad escludere dal ruolo della Dirigenza e quindi dal Ccnl dell’Area sanità un’intera categoria di Farmacisti dirigenti del Ssn, riportandola indietro di 40 anni a danno della professionalità e dell’immagine ad oggi duramente conquistate ma, ancora di più, a danno del Ssn e della sostenibilità dello stesso” dichiara l'intersindacale. “L’obbligo della Specializzazione previsto dai vigenti ordinamenti per tutti i profili e per tutte le categorie specialistiche della dirigenza sanitaria operanti nel Ssn, è stato introdotto proprio a garanzia della massima professionalità necessaria nella difficile azione di Clinical Governance, che richiede interventi strategici di massima professionalità e competenza che si acquisiscono esclusivamente attraverso un percorso professionalizzante che solo la specializzazione può assicurare. L’emendamento proposto, oltre che sconvolgere in modo inaccettabile le modalità di reclutamento di personale, viola la dignità professionale dei farmacisti regolarmente specializzati e - soprattutto - mette a rischio la qualità e la sicurezza dei servizi farmaceutici, aprendo inoltre pericolosamente la strada al rischio di analoghe deregulation anche per altre categorie di dirigenti sanitari. L’Intersindacale, pertanto, chiede con forza che l'emendamento venga immediatamente ritirato, riservandosi, in caso contrario, di adire le vie legali, oltre che di intraprendere ogni altra iniziativa di opposizione”
stampa | chiudi
Giovedì 12 DICEMBRE 2024
Intersindacale: “No all’emendamento che cancella le specializzazioni per i farmacisti del Ssn”
© RIPRODUZIONE RISERVATA