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“La legge di bilancio approvata dalla Ragioneria dello Stato prevede un aumento dell’indennità sanitaria e medica per il 2025, ma in modo incomprensibile stabilisce un aumento solo per la componente medica nel 2026. Questa disparità di trattamento, già esistente nelle nostre indennità, ci vede remunerati cinque volte di meno, e viene ulteriormente amplificata. Si poteva fare meglio e si poteva fare di più, ma creare conflitti all’interno del sistema sanitario sembra davvero una strategia perdente”. Così Ivan Iacob, segretario generale del sindacato degli psicologi AUPI. “Si salva solo l'evitare che la riedizione del blocco parziale delle assunzioni per il comparto sanità: ci auguriamo che Regioni e Aziende sanitarie si avvalgano di questa potenzialità per adeguare gli organici anche degli psicologi la cui presenza nel Ssn è fra quelle inversamente proporzionale al reale bisogno di salute psicologica richiesta ormai coralmente da strati larghi della popolazione ad iniziare dalle fasce giovanili. Anche questo Esecutivo non comprende che la spesa in sanità non è un costo ma un investimento per la salute individuale e collettiva e quindi per la coesione sociale e per lo sviluppo economico del Paese”, aggiunge Iacob. “A meno che l'obiettivo sia quello di accentuare l'intervento privato in sanità riducendo quello pubblico, queste non sembrano le intenzioni del Governo a leggere le dichiarazioni sulla stampa, ma Bruto è un uomo d'onore, scriveva Shakespeare”, conclude.
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Mercoledì 23 OTTOBRE 2024
Aupi: “Per il 2026 aumento per i soli medici, inaccettabile disparità di trattamento”
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