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"Nonostante l'encomiabile impegno del ministro Schillaci per aumentare il finanziamento della sanità pubblica, i dati emersi dalla conferenza stampa sulla Legge di Bilancio 2025 mostrano chiaramente che il Ministero della Salute può ormai essere considerato 'senza portafoglio'". Così all'ANSA il presidente della Fondazione Gimbe, Nino Cartabellotta, commentando la manovra approvata dal Cdm. "L'incremento di soli 900 milioni di euro per il 2025 - rileva - è del tutto insufficiente per affrontare le urgenti necessità di un Ssn in codice rosso, oltre che per sostenere le riforme avviate, in particolare quella sulle liste di attesa". "Con questa cifra irrisoria nel 2025 non vi sarà alcun potenziamento della sanità pubblica - afferma Cartabellotta - con ulteriore aumento della spesa privata e della rinuncia alle cure da parte di milioni di persone". "È fondamentale che, nel corso dei lavori parlamentari sulla manovra - sottolinea il presidente Gimbe - almeno parte dei 3 miliardi previsti per il 2026 vengano resi disponibili già sul prossimo anno. Un rilancio significativo e costante del finanziamento pubblico non è solo essenziale, ma estremamente urgente per evitare che l'accesso alle cure diventi un privilegio riservato a chi può permetterselo, invece - conclude - di essere un diritto garantito per tutti".
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Mercoledì 16 OTTOBRE 2024
Gimbe: “Incrementi insufficienti”
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