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Venerdì 02 AGOSTO 2024
De Giorgi (Omceo Lecce): “Bene aumento dei posti letto, ma con perplessità”

“Apprendiamo che la Giunta regionale pugliese ha deliberato nell’ambito del “piano ospedaliero” un aumento dei posti letto (PL) pari a 1500, dedicati - per quanto riguarda la nostra Provincia - al Pronto Soccorso del DEA di 2° livello e al P.S. di Tricase, alle lungodegenze e alle riabilitazioni (l’81,3% dei PL a strutture private). Accogliamo favorevolmente tale decisione che inverte il precedente trend di contrazione di Ospedali e PL, sebbene rimaniamo fortemente perplessi su alcune problematiche”. A dirlo è Donato De Giorgi, presidente dell’Omceo di Lecce.

“Vi sono numerose strutture – spiega in una nota De Giorgi - che avrebbero bisogno di maggiore attenzione e di incremento di PL, in particolare, ma non solo, quelle in cui è prevista l’implementazione di un’attività universitaria, che non può assolutamente ridimensionare, ma anzi deve valorizzare le strutture ospedaliere esistenti, che rappresentano già reali riferimenti assistenziali di grande valore culturale”.

Per il presidente dell’Omceo Lecce, inoltre, “vengono, come d’abitudine, trascurate le strutture ospedaliere “periferiche”, che garantiscono la funzionalità del sistema e della rete”. E poi “vi sono molti posti letto presenti solo “sulla carta”, mai realmente realizzati (Chirurgia vascolare, Gastroenterologia al P.O. “Fazzi”, ecc.), con gravi disagi, contraddizioni e difficoltà”.

Ma soprattutto, dice De Giorgi, “la problematica centrale è la considerazione che i “PL” sono realtà differenti da un “letto”, sia pure con la presenza di strutture annesse. Essi comportano in primo luogo che vi sia, finalmente, la disponibilità di Medici, Infermieri, OSS, personale sanitario e amministrativo adeguati alla struttura cui dedicarli. Da questo punto di vista rimane sempre un grande vuoto! Naturalmente non si tratta solo di indire concorsi, ma di rendere “attraente” il posto bandito (dal punto di vista economico, della sicurezza, del ruolo sociale, ecc.). Solo agendo in questi termini si possono dare risposte più adeguate e meno pubblicitarie per la salute dei cittadini, per ridurre le attese, per garantire universalità, sicurezza e accesso alle cure”, conclude il presidente Omceo Lecce.

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