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Martedì 23 LUGLIO 2024
Confimi: “Si riveda il tetto di spesa pubblica e cambi il sistema di approvvigionamento delle Asl”

“Le due sentenze della Corte costituzionale che rigettano l’incostituzionalità del meccanismo del payback sui dispositivi medici decretano l’apertura di una crisi che sino ad oggi è stato soltanto rimandata senza alcuna proposta di risoluzione”, dice Massimo Pulin presidente di Confimi Industria Sanità, la verticale della Confederazione che rappresenta la filiera della sanità privata.

A farne le spese saranno le decine di migliaia di lavoratori del settore, occupati nelle 2000 piccole e medie imprese italiane. Per trovare una soluzione che venga incontro alle esigenze economiche, occupazionali e dell’intero settore sanitario “si potrebbe cominciare con il rivedere il tetto di spesa pubblica destinato ai dispositivi medici”, propone Confimi Sanità. 

Nonostante dieci anni fa la spesa per i DM sia stata ridotta e fissata al 4,4% di quella sanitaria, dai bilanci delle Asl si raggiungono invece percentuali ben più elevate: “dopo queste sentenze che mettono a rischio le Pmi della filiera, è arrivato il momento di rivedere le voci di spesa piuttosto che rifarsi dopo anni e senza alcun titolo sulle imprese” spiega Pulin che rilancia: “Per una soluzione al meccanismo del payback, sarebbe opportuno prevedere anche un cambiamento nel sistema di approvvigionamento dei dispositivi medici rispetto alla sanità pubblica”.

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