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Venerdì 14 GIUGNO 2024
Allerta Oms: oltre 5mila casi Oropouche in 4 Paesi del Sudamerica

Non solo Dengue. Il Sudamerica fa i conti anche con numerosi focolai di virus Oropouche. Nei primi 4 mesi di quest'anno sono stati già segnalati 5.193 casi confermati in quattro paesi: Bolivia, Brasile, Colombia e Perù. In particolare Brasile e Bolivia hanno registrato contagi in aree in cui non si erano verificati casi autoctoni. Questi i dati diffusi dall'Organizzazione panamericana della sanità, l'Ufficio regionale per le Americhe dell'Organizzazione mondiale della sanità, che a maggio ha lanciato un'allerta epidemiologica.

"Considerando il rilevamento di casi di febbre Oropouche al di fuori della regione amazzonica in Brasile durante l’ultimo mese - si legge - insieme alle segnalazioni di diffusa circolazione di Dengue in diversi paesi e territori nella regione delle Americhe", l’Organizzazione panamericana della sanità esorta gli Stati membri "ad attuare le raccomandazioni per la diagnosi differenziale del virus Oropouche (Orov) e a rafforzare le misure di sorveglianza entomologica, controllo dei vettori e protezione personale per le popolazioni a rischio più elevato".

Negli ultimi dieci anni focolai di virus Oropouche si sono verificati principalmente nella regione amazzonica. Diverse epidemie sono state segnalate malattie sia nelle comunità rurali che urbane in Brasile, Colombia, Ecuador, Guyana francese, Panama, Perù e Trinidad e Tobago. L'Orov (Oropouche virus) viene trasmesso all'uomo principalmente attraverso il morso del moscerino Culicoides paraensis presente nella Regione delle Americhe, nonché dalla zanzara Culex quinquefasciatus, che può anche essere un vettore.

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