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Lunedì 16 APRILE 2012
Ministero della Salute: “Già erogati 4 milioni a Regioni per diffusione defibrillatori sul territorio”

È iniziata lo scorso dicembre l’erogazione dei finanziamenti per i Programmi regionali per la diffusione dei defibrillatori automatici e semiautomatici esterni (DAE). Lo rende noto il ministero della Salute in relazione al dibattito in corso sul tema della diffusione e dell'utilizzo dei defibrillatori in ambito extra-ospedaliero dopo il decesso in campo del giovane calciatore Piermario Morosini. Nel dettaglio, ammonta a 4 milioni la spesa autorizzata per l'anno 2010 (ovvero la somma erogata a dicembre) e a 2 milioni per ciascuno degli anni 2011 e 2012.

Il primo finanziamento era subordinato all'approvazione dei Piani regionali, “presentati – aggiunge la nota del ministero - da tutte e 21 le Regioni e Province autonome entro il 31 luglio 2011 e valutati positivamente dal Comitato per la verifica dei livelli essenziali di assistenza (LEA) nella seduta del 25 novembre 2011”, mentre il secondo e il terzo avverranno dopo la presentazione da parte di ogni singola Regione delle relazioni sulle tre fasi di attuazione del programma e alla loro valutazione positiva da parte del Comitato LEA.

La presentazione dei Piani e l'erogazione del contributo sono avvenuti in ottemperanza al Decreto ministeriale del 18 marzo 2011 ("Determinazione dei criteri e delle modalità di diffusione dei defibrillatori automatici esterni") previsto dall'art. 2 comma 46 della Finanziaria 2010.

“I Programmi regionali – spiega il Ministero - sono stati redatti sulla base del Decreto e delle Linee guida per il rilascio dell'autorizzazione all'utilizzo extraospedaliero dei defibrillatori semiautomatici (Accordo Stato-Regioni 27 febbraio 2003) e prevedono l'analisi del contesto, l'individuazione delle sedi e delle strutture nelle quali collocare i DAE, la previsione del numero di defibrillatori da acquistare, l'elaborazione del piano formativo con la previsione del numero di persone da formare, la definizione delle procedure specifiche per la manutenzione delle apparecchiature e delle modalità per il monitoraggio e la verifica delle attività svolte, l'individuazione dell'ente coordinatore e le modalità di informazione per il coinvolgimento della popolazione, e infine l'individuazione degli indicatori per il monitoraggio dei progetti stessi”.

“L'iniziativa in corso – conclude la nota del Ministero - consente di disegnare e aggiornare una mappa nazionale complessiva relativa al numero e alla distribuzione geografica e organizzativa dei defibrillatori esterni sul territorio (punti fissi e mobili), e soprattutto di delineare le caratteristiche della rete delle attività relative alla manutenzione, la formazione e i meccanismi di pianificazione”.
 

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