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Mercoledì 06 DICEMBRE 2023
M5S: “Schillaci arrogante, ascolti grido dolore dei medici”

“Il ministro Schillaci ha commentato la decisione di scioperare da parte dei medici dichiarando che non sono mai soddisfatti e rivendicando i fondi in manovra e il rinnovo dei contratti. Peccato che lo stesso Schillaci avesse chiesto maggiori risorse, prima della Legge di Bilancio, senza riuscire a ottenerle. Un’evidente dimostrazione di subalternità al MEF e di assecondamento della politica del governo Meloni che prevede lo smantellamento del Servizio sanitario nazionale e della sanità pubblica. Sorprende, poi, l’arroganza del ministro, che risponde alla sacrosanta protesta di una categoria allo stremo poggiandosi su pochi euro di aumento contrattuale, che non saranno nemmeno sufficienti a coprire l’aumento dei costi. Al ministro Schillaci vogliamo dare un consiglio: metta da parte la sua arroganza e ascolti il grido di dolore di chi ogni giorno compie enormi sacrifici per garantire a tutti noi il diritto alla Salute”. Lo scrive in una nota Andrea Quartini, Capogruppo del Movimento 5 Stelle in Commissione Affari Sociali alla Camera.

“Abbiamo manifestato accanto al nostro personale sanitario sceso in piazza contro le assurde politiche del governo in manovra e continueremo ad opporci contro chi sta distruggendo la sanità pubblica e mortificando il lavoro di chi vi opera. Oggi, però, ci tocca sentire il ministro Schillaci dire che i medici non sono mai soddisfatti, dimostrando un’arroganza senza precedenti. Si parla di aumento delle risorse, ma la verità è che le previsioni in tema di sanità sono a dir poco scandalose. Non è stato previsto nessun intervento sulle indennità di specificità medica e sanitaria per un aumento degli stipendi indispensabile, anche per contrastare l’esodo dei professionisti verso l’estero e la sanità privata. Nessuno sblocco al tetto alla spesa per il personale sanitario, quando ci sarebbe bisogno di un piano straordinario di assunzioni. Nessun impegno concreto per il rinnovo dei contratti, con 2,3 miliardi che per l’intero comparto sono soltanto briciole. Questo governo non ha fatto niente di quello che doveva fare e, al contempo, ha fatto poche cose ma totalmente sbagliate, aumentando inutilmente le retribuzioni delle prestazioni aggiuntive nel tentativo di abbattere le liste d’attesa, ma soprattutto modificando la norma sulle pensioni con una stangata sull’assegno previdenziale che colpisce circa 50mila dipendenti. Una vergogna assoluta. Un disastro che colpisce tutte le professioni sanitarie, Oss compresi, dal momento che l’esecutivo si è dimenticato di prorogare a tutto il 2024 l’elenco delle professioni che rientrano nei lavori gravosi inseriti nell’ape sociale per il prepensionamento. Tutto ciò dopo l’enorme lavoro nella scorsa legislatura per riconoscere anche agli Oss questo diritto. Occorre lo stralcio immediato dell’articolo 33 sulle pensioni e la proroga immediata dell’elenco delle professioni dei lavori gravosi. Già diversi esponenti di governo, ultimo in ordine di tempo il sottosegretario Durigon, hanno promesso una retromarcia sulle pensioni, ma persino in sede di auspicio per il futuro gli Oss vengono sempre dimenticati”. Afferma Barbara Guidolin, Senatrice del Movimento 5 Stelle in Commissione Affari Sociali

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