quotidianosanità.it

stampa | chiudi


Mercoledì 03 MAGGIO 2023
Italia tra i Paesi con il più alto livello di interferenza delle industrie del tabacco

Secondo il Global Tobacco Index, che monitorizza in che misura i governi stanno rispondendo all'interferenza dell'industria del tabacco e proteggendo le loro politiche di salute pubblica dagli interessi commerciali e acquisiti dell'industria del tabacco, l’Italia è tra i Paesi con il più alto livello complessivo di interferenza.

L’indice ci assegna infatti un totale di 79 punti ponendoci al 7° posto in classifica tra gli 80 Paesi esaminati (più alto è il punteggio più è alta l'interferenza).


Tra i fattori che motivano tale non brillante risultato, secondo i dati del sondaggio, il fatto che in Italia non esiste alcuna legge che controlli l'influenza dell'industria del tabacco nella definizione o attuazione delle politiche di sanità pubblica in relazione al controllo del tabacco. 

Il fatto di consentire alla lobby dell'industria del tabacco di rappresentare il punto di vista aziendale su questioni relative al settore del tabacco e in particolare di favorire la conoscenza relativa ai prodotti di nuova generazione, senza impostare politiche relative di salute pubblica. 

E poi il fatto di mantenere aliquote fiscali sui prodotti del tabacco, soprattutto su quelli di ultima generazione, molto basse.

Leggi il rapporto completo sull'Italia.

C.F.

 

© RIPRODUZIONE RISERVATA