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Fadoi-Simi e Simeu “esprimono il dolore e la rabbia per l'ennesima vittima delle aggressioni a medici e infermieri e si uniscono al dolore dei familiari e dei colleghi di Barbara Capovani”, la psichiatra brutalmente uccisa a Pisa all’uscita dal reparto da un suo ex paziente. “Facciamo un lavoro a rischio senza tutele né garanzie. Siamo esposti ormai quotidianamente, quasi fosse una terrificante normalità, a episodi di violenza e a proteste ingiustificate con un rischio maggiore di essere bersagliati per malasanità piuttosto che protetti dalla giustizia. Una situazione paradossale che ormai tutte le professioni sanitarie denunciano da anni e che non può più essere tollerata”, stigmatizzano le due Società scientifiche della Medicina Interna (Fadoi e Simi) insieme alla Società scientifica della Medicina di Emergenza-Urgenza (Simeu). “Ci troviamo in totale accordo con quanto dichiarato dal presidente della Fnomceo, Filippo Anelli e con tutte le Federazioni e le associazioni che in queste ore stanno nuovamente denunciando come la situazione sia insostenibile. Per questo chiediamo ancora una volta garanzie vere per gli operatori sanitari e una depenalizzazione dell'atto medico. E in questo senso come società scientifiche desideriamo lanciare questo appello affinché si adottino da subito questi provvedimenti confidando nell’adesione delle altre società scientifiche cui chiediamo di aderire a questa battaglia per comporre finalmente un forte e compatto fronte comune per tutelare tutti gli operatori sanitari da questa violenza che sembra ormai imperante”, concludono Fadoi, Simi e Simeu.
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Lunedì 24 APRILE 2023
L’appello di Fadoi, Simi e Simeu: “Ora vere tutele per i sanitari e subito depenalizzazione atto medico”
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