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Anaao Assomed e Anaao Giovani in una nota hanno esresso “totale disappunto” per le dichiarazioni del Governatore della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, in merito alla carenza di medici specialisti nella Regione e per le scelte politiche conseguenti. “Di tempo ne ha avuto e non mesi ma anni per risolvere il problema della carenza di personale peraltro denunciato da Anaao in diverse sedi, naturalmente le colpe sono da dividere con il governo centrale che ricordiamo ancora oggi stenta ad erogare le cifre Covid alle regioni. Peraltro ci chiediamo come sia possibile risolvere con medici di altro continente, in cui esiste altra organizzazione sanitaria, con problematiche di integrazione, formazione, lingua”, prosegue Anaao che definisce la vicenda come una “degna notizia da campagna elettorale”. “Cuba, fino ad oggi meta di vacanzieri italiani, diventa luogo in cui reperire medici per rispondere ad una creanza di personale che ormai ha raggiunto livelli insostenibili in tutta Italia e probabilmente maggiori nelle regioni sottoposte a piani di rientro o con meno risorse economiche come la Calabria. Oggi si cercano medici cubani e ci chiediamo dove vengano presi quei soldi che chiediamo da tempo vengano a utilizzati per i nostri medici”, incalza il sindacato che ritiene al contrario che “la soluzione sia a portata di mano con tempi di realizzazione di poche settimane, e può essere sintetizzata in un solo intervento: sbloccare il reclutamento dei medici specializzandi”. ”Al netto della trovata del Governatore della Calabria, che speriamo possa essere solo provocatoria, visti anche i costi e le chiare difficoltà cui andremmo incontro, dalla responsabilità professionale, alla necessità di formazione aggiuntiva, riunendo con le difficoltà di integrazione in un sistema di cure sostanzialmente diverso da quello cubano, questo, spiega Anaao, è un chiaro segnale delle difficoltà in cui versano le regioni italiane”. Il sindacato ricorda poi che “è attualmente in vigore una legge, la 145 del 2018 meglio conosciuta come “DL Calabria”, che permette a tutte le regioni far partecipare i medici in formazione specialistica, a partire dal 3° anno di corso, ai concorsi a tempo indeterminato in graduatoria separata rispetto ai medici specialisti ed essere assunti a tempo determinato dai 18 a 36 mesi con automatica conversione del contratto a tempo indeterminato al conseguimento del titolo di specializzazione. Tale legge è ampiamente utilizzata in diverse regioni italiane, e una recente survey di Anaao Giovani ha dimostrato che oltre il 90% degli specializzandi è favorevole a questa opportunità lavorativa e formativa. Il Governatore Occhiuto nelle sue dichiarazioni ha omesso però di dire che la Regione Calabria e soprattutto l’Università degli Studi di Catanzaro non concedono il nulla osta agli specializzandi per essere assunti nelle strutture sanitarie calabresi, in barba al DL Calabria e soprattutto in barba al recente accordo quadro Stato-Regioni, in cui il Governatore Occhiuto fa parte, che norma nel dettaglio le modalità di assunzione”. Per Anaao, infine, “il Governatore Occhiuto usa la carenza di specialisti disposti a lavorare in Calabria come giustificazione dell’assunzione di 500 medici cubani, pagati 4.700 euro al mese al netto delle spese di alloggio e con gli interpreti gentilmente offerti dalle Università calabresi. Peccato che il Governatore nelle sue dichiarazioni omette non solo che esiste la legge tuttora in vigore che consente di assumere ma soprattutto che giovani medici calabresi pronti ad essere assunti stabilmente in Calabria, come da tabella allegata, ci sono eccome e sono più di 500”. Scuola di specializzazione Università Catanzaro Anno iscrizione Specializzandi 3° anno 4° anno 5° anno Totale Allergologia ed immunologia clinica 1 1 2 Anatomia Patologica 2 3 5 Anestesia Rianimazione, Terapia Intensiva e del dolore 28 19 26 73 Audiologia e foniatria 1 1 2 Cardiochirurgia 2 4 4 10 Chirurgia Generale 10 16 15 41 Chirurgia maxillo-facciale 1 2 1 4 Chirurgia plastica, ricostruttiva ed estetica 1 2 3 Chirurgia Toracica 2 2 Chirurgia Vascolare 2 1 3 Dermatologia e venereologia 4 4 Dermatologia e venerologia 5 5 Ematologia 3 2 5 Endocrinologia e malattie del metabolismo 5 6 11 Farmacologia e tossicologia clinica 1 1 2 Genetica medica 1 1 2 Geriatria 19 10 29 Ginecologia ed Ostetricia 21 17 10 48 Igiene e medicina preventiva 11 7 18 Malattie dell'apparato cardiovascolare 19 19 38 Malattie dell'apparato digerente 2 5 7 Malattie dell'apparato respiratorio 1 3 4 Malattie infettive e tropicali 4 4 8 Medicina del lavoro 1 4 5 Medicina dello sport e dell'esercizio fisico 1 1 2 Medicina d'emergenza-urgenza 4 2 4 10 Medicina fisica e riabilitativa 5 4 9 Medicina interna 21 19 19 59 Medicina legale 1 2 3 Medicina nucleare 1 1 Nefrologia 10 7 17 Neurochirurgia 3 3 2 8 Neurologia 5 4 9 Neuropsichiatria infantile 3 3 6 Oftalmologia 5 4 9 Oncologia medica 11 9 6 26 Ortopedia e traumatologia 12 9 7 28 Otorinolaringoiatria 3 6 9 Patologia clinica e Biochimica clinica 1 1 Pediatria 22 18 11 51 Psichiatria 10 8 18 Radiodiagnostica 22 19 41 Radioterapia 2 2 4 Reumatologia 3 4 7 Scienza dell'alimentazione 1 2 3 Urologia 8 5 4 17 TOTALE 295 264 110 669
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Giovedì 18 AGOSTO 2022
Il no dell’Anaao ai medici cubani: “Notizia da campagna elettorale, non è questa la soluzione”
“Restiamo attoniti, si legge nella nota, davanti all’accordo che la Regione intende stipulare con il governo cubano o meglio con una cooperativa (leggi lavoro interinale) per il reclutamento di 500 medici cubani al fine di colmare carenze croniche di organico dei nosocomi calabresi, il tutto condito con la critica del numero chiuso alla facoltà di medicina indicato come male principe della carenza di personale. Il presidente Occhiuto, illustrando tale proposta che non possiamo che giudicare inutile e a tratti provocatoria, ha dichiarato che “le regioni stanno facendo di tutto per reclutare medici ma la soluzione è difficile da realizzare in pochi mesi””.
“Da una parte, infatti, sono state lasciate sole nella lotta al Covid con una erogazione di fondi che procede tutt’oggi a singhiozzo e dall’altra, a causa di uno spinto federalismo sanitario imperante, devono decidere del proprio destino portando una croce, quella delle cure che molto volentieri avrebbero condiviso con lo stato italiano che al momento sembra essere impegnato in tutt’altre faccende dettate dalla campagna elettorale e dimentica dello stato agonico del sistema pubblico di erogazione delle cure”, aggiunge ancora Anaao.
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