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Giovedì 21 APRILE 2022
Palermo (Anaao): “Recuperare il ruolo professionalizzante degli ospedali è la strada maestra per garantire il futuro dei giovani medici”
“Recuperare il ruolo professionalizzante degli ospedali è la strada maestra per garantire il futuro dei giovani medici. Con contratto di formazione-lavoro significa anche anticipare gli elementi previdenziali ma, soprattutto, dare garanzia ai sistemi sanitari”. Lo ha detto Carlo Palermo, segretario generale dell’Anaao, intervenendo alla Conferenza nazionale sulla Questione Medica promossa dalla Fnomceo.
Riprendendo i dati dell’ultimo studio Anaao, Palermo ha evidenziato come circa 8mila medici abbandonino il sistema prima ancora di raggiungere il limite pensionistico: “E’ un numero importantissimo. Ed è un problema che nasce da tutto gli elementi nell’indagine presentata oggi dalla Fnomceo”. Palermo ha evidenziato “le conseguenze” di questo fenomeno “sul Ssn, sulle caratteristiche di sostenibilità, uguaglianza e di equità sul sistema, perché 8mila uscite all’anno è un tasso troppo elevato per poter essere sostenuto dai processi formativi post laurea. Le carenze che si accumulano anno per anno sono estremamente pesanti, così come lo è il loro impatto sul sistema”.
Per il segretario Anaao l’aumento delle borse di studio degli ultimi anni ha rappresentato una misura importante contro questa situazione, “che ha praticamente annullato l’imbuto formativo, ma dovremo aspettare alcuni anni per vedere gli effetti di questi interventi”.
Allora cosa fare oggi? “Anzitutto andare a una stabilizzazione rapida di tutto il precariato e di risorse ulteriore rispetto a quelle già immesse grazie al ministro Speranza”. Per Palermo occorre poi “cambiare paradigma nella formazione post laurea, perché non possiamo più accettare un sistema che è di fatto regolato dal Ministero dell’Università e Ricerca”. La formazione, per Palermo, “deve essere guidata dal ministero della Salute”. Soprattutto, per il segretario Anaao, “bisogna cambiare stato giuridico dei medici in formazione, passando a contratti di formazione-lavoro a tempo determinato in modo da immettere nella rete ospedaliera i medici del futuro, che avranno a disposizione l’immensa casistica clinica del Ssn per la loro formazione”.
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