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Martedì 15 MARZO 2022
La bocciatura degli psichiatri. Di Giannantonio (Sip): “Linee di indirizzo carenti, lacunose e inefficaci”
“Il disegno di riforma dell’Assistenza Territoriale, non è all’altezza delle sfide che si propone di affrontare e delle forti aspettative da parte di tutti i professionisti della salute mentale”.
La Società Italiana di Psichiatria (SIP) commenta così il documento sulle linee di indirizzo per la salute mentale del Ministero, pubblicato oggi in anteprima da Quotidiano Sanità.
“Il documento attuale, come già sottolineato in una lettera al Ministro Speranza dello scorso 11 marzo, è carente, lacunoso e inefficace – dichiara Massimo di Giannantonio, presidente Società Italiana di Psichiatria (Sip) – Lo schema del DM 71, infatti, non traccia una riforma complessiva dell’assistenza territoriale, unica modalità per rilanciare e rendere efficiente il Ssn, ma contiene solo alcune innovazioni organizzative, come ad esempio l’istituzione delle Case di Comunità e degli Ospedali di Comunità”.
Purtroppo la salute mentale, prosegue il presidente Sip “non ha ricevuto alcun aiuto, pur in tempi di enorme aumento della sofferenza e del disagio psichico. Il documento rappresenta quindi il fallimento di una nuova fase dell’assistenza sanitaria e contrappone nuove articolazioni organizzative ad un sistema già esistente, senza peraltro definire standard organizzativi, quantitativi e qualitativi”.
“È totalmente sbagliato creare un sistema parallelo di cure anziché rafforzare i Servizi di Salute Mentale pubblici già esistenti, un modello unico nel panorama della sanità italiana, apprezzato e imitato in tutto il mondo, basato sugli interventi di tutte le figure professionali che fianco a fianco, da anni, combattono la stessa battaglia a tutela della salute mentale dei cittadini. Moltiplicare inutilmente strutture territoriali – ribadisce di Giannantonio – per gestire la cronicità, la fragilità e la disabilità, settori centrali di intervento dei Dipartimenti di Salute Mentale, sarebbe un grave errore e un sostanziale danno per i cittadini italiani. Chiediamo pertanto, un tempestivo intervento per definire un documento integrato e comprensivo di tutti gli ambiti dell’assistenza territoriale sulla base dei principi di qualità, efficacia, universalità ed equità che ispirano il Ssn”.
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