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Mercoledì 09 FEBBRAIO 2022
Consulta Bioetica: "Gli Italiani già hanno espresso il loro favore al suicidio assistito firmando in massa la richiesta di Referendum abrogativo"

L’intervento di stamattina di papa Francesco contro la morte volontaria assistita è un attacco a gamba tesa alla libertà di discussione sui temi etici che fa perdere ancora di più credibilità alla Chiesa. Qualche settimana fa l’autorevole rivista Civiltà cattolica aveva, sia pur flebilmente mostrato aperture al dibattito sulla proposta di legge in discussione al Parlamento, e ora che il testo è in Aula il papa in persona spara contro. Ma in Vaticano c’è una linea prospettica o ci si muove a seconda degli umori del momento?
 
Nessuno nega al papa la facoltà di far conoscere le proprie posizioni, ma farlo in questo preciso momento, proprio quando il parlamento si accinge a discutere la legge sulla morte volontaria assistita, è una chiara e inaccettabile ingerenza nella vita sociale italiana. È seccante doverlo ripetere ma è vero: il papa fa uso della propria visibilità pubblica per cercare di condizionare il dibattito parlamentare! Questo è scorretto.
 
Siamo sicuri che i parlamentari per primi reagiranno rispedendo al mittente l’ingerenza: in Italia dobbiamo seguire le indicazioni date dalla Corte Costituzionale nella sentenza n. 242/19, e sulla scorta di queste avere presto una buona legge che consenta la morte volontaria assistita.
 
Dal canto loro gli Italiani già hanno espresso il loro favore al suicidio medicalmente assistito firmando in massa alla luce dello slogan “eutanasia legale” la richiesta di Referendum abrogativo di parte dell’art. 579 c.p. L’Italia reagirà con prontezza e decisione alle indebite ingerenze papali che risultano controproducenti e ostacolano sia il libero sviluppo di un’etica aperta e laica come quella ormai prevalente nel paese, sia la libertà di tutti.
 
Maurizio Mori
Presidente Comitato Bioetica

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